Non vuole fermarsi Florenzi, non vuole fermarsi la Roma, proprio ora «che stiamo facendo cose che neanche noi credevamo possibili». Ventuno punti a disposizione, una rincorsa da completare («se il Napoli dovesse sbagliare ancora…»), la squalifica di Higuain da sfruttare: «La sua assenza si farà sentire, ma non so quanto. Hanno bravi giocatori e sono molto forti in difesa con un allenatore bravissimo». Anche il Bologna è guidato da un ottimo tecnico come Donadoni e per questo Florenzi invita a non sottovalutarlo: «Anche se sta attraversando un momento difficile, è una grande squadra. Spesso fa prestazioni di alto livello, è ben allenata da un allenatore molto preparato e noi dovremmo affrontarli come una finale di Champions League. Se non vinciamo questa partita annulliamo tutto quello che di buono abbiamo fatto».
Merito anche di Luciano Spalletti – scrive la Gazzetta dello Sport -, che a sentire il jolly romanista ha ormai conquistato completamente il gruppo: «I risultati sono dalla nostra e dalla sua, cresce giorno per giorno la fiducia e riusciamo a fare cose che non avremmo mai immaginato possibili». Tutto rientrato, quindi, dopo il battibecco di Torino? «Qualcuno ha fatto un film su quella storia in un momento delicato per noi, magari si voleva far passare il concetto che ci fossero problemi. Semplicemente, uscendo dal campo ho detto all’arbitro che non era fallo e Spalletti mi ha fatto notare quanto fosse inutile protestare perché aveva già fischiato. In quella partita mi sono fatto male, per 3 giorni non mi sono allenato e tutti a dire che lo facevo per ripicca contro l’allenatore».
L’allenatore toscano, insieme al suo staff, sta avendo un peso determinante nella sua crescita come laterale destro. Il numero 24 giallorosso lo ammette, ma non dimentica Rudi Garcia: «Ho giocato tante partite in questa posizione e prima con gli insegnamenti di Garcia e ora di Spalletti sto andando sempre meglio. Devo sicuramente migliorare, sono consapevole che devo colmare alcune lacune, ma ci sto lavorando».