(G. Giubilo) – Nonostante la buona volontà dei nostri alfieri, che si sono scaricati di dosso il fardello delle coppe europee, il campionato torna a proporre lo spezzatino. Stavolta anomalo, con quattro partite oggi, cinque domani e la sola Roma attesa il lunedì sera per l’impegno contro il Bologna all’Olimpico. Forse qualcuno ci spiegherà i criteri di una programmazione del campionato che lascia perplessi.
Ma intanto la settimana è trascorsa con la tragicommedia di Higuain. Le quattro giornate le avevano previste tutti; altra profezia facile, l’eventualità di uno sconto che dovrebbe restituire l’argentino a Sarri per il match di lusso in casa della Roma. Fanno sorridere le motivazioni del ricorso, che parla perfino di legittima difesa da parte del giocatore. Ora manca soltanto che Irrati venga rinviato a giudizio per aggressione per avere colpito con il torace le mani del bomber azzurro.
Nel fitto cartellone della trentaduesima giornata di serie A, reclama la ribalta la notturna di Milano che in altri tempi sarebbe stata partita di vertice, prima che il Milan si consegnasse alla mediocrità. Allegri mette in campo la sua linea difensiva, quella che ha firmato un’autentica marcia trionfale dei bianconeri. Una vittoria a San Siro sancirebbe la chiusura del sipario sulla «manita» degli scudetti juventini, sui meriti dei quali non è lecito discutere. Molti accenti disperati in questo sabato.
All’ultimo buco la cinghia del Frosinone, che aspetta al Matusa un’Inter a sua volta assetata di punti per tenersi a galla nella volata per l’Europa. Per i ciociari una delle ultime possibilità per avvicinare la salvezza. Il Carpi al Chievo chiede di poter conservare quella quart’ultima posizione così preziosa. Senza particolari stimoli, il Sassuolo e il Genoa che dovrebbero offrire uno spettacolo divertente. Comunque gli appuntamenti più ghiotti sono tutti sotto i riflettori: in rapida successione, dopo Milan-Juve, Palermo-Lazio e infine Roma-Bologna. Con l’auspicio che possa essere un lieto fine.