(S. Carina) – Un anno fa concluse la stagione con più tiri in porta (81), contrasti (88), palloni recuperati (206) e minuti giocati (3714 minuti con le coppe) tra i suoi compagni. Quest’anno Nainggolan è sulla buona strada per ripetersi. È primo nelle palle recuperate (82), secondo nelle presenze (29) terzo in quella degli assist (10), senza contare quella dei contrasti dove non ha rivali. Per capire cosa perde la Roma quando il belga non è in campo, basterebbe vedere le partite. Ma se non basta, allora è meglio affidarsi ai numeri. Radja in questa stagione ha saltato appena 5 gare. In un paio è entrato in corsa (Frosinone e Empoli) ma solo tre volte è rimasto a guardare: l’altra sera col Bologna, nella trasferta a Verona col Chievo (3-3) e in casa con la Sampdoria (2-1). Due pareggi (4 punti persi) e forse la vittoria più sofferta della gestioneSpalletti con l’intervento salva risultato di Szczesny su Cassano al 90′ e la traversa di Cassani a tempo scaduto. Nainggolan non c’era nemmeno a Madrid (0-2) e nella brutta figura rimediata in Coppa Italia con lo Spezia. Dati che si commentano da soli.
UOMO OVUNQUE Nainggolan oramai sa fare tutto. Ruba palloni di qualità, senso del gol, dinamismo, intelligenza tattica, capacità di attaccare lo spazio: qualità che le statistiche (che comunque gli sorridono ampiamente) possono raccontare in parte. Perché la cresta gialla e i tatuaggi a volte ingannano: lo immagini bizzarro ma in campo lo ritrovi giudizioso. Anche nello spogliatoio. A Cagliari raccontano un aneddoto dove Radja, in una squadra divisa in piccoli clan a seconda delle nazionalità, decise un giorno (grazie alla conoscenza di 4 lingue) di portare a ognuno un messaggio sbagliato, facendo intendere come gli uni sparlassero degli altri. Inevitabile la lite che servì a ricompattare il Cagliari che poi riuscì a salvarsi. Una storia così bella che rimarrebbe tale anche se non dovesse essere vera.Arrivato come cambio di Strootman, è cominciato il conto alla rovescia per vederli insieme in campo. Mercato permettendo. Il Chelsea lo vuole, Conte lo considera una priorità. Inutile girarci intorno: il timore di perderlo c’è. Non resta allora che affidarsi alle parole di Baldissoni: «Cessioni eccellenti solo per scelta e per migliorare». E immaginare di privarsi di Radja per rafforzarsi,stonerebbe non poco.