(C.Zucchelli) – Prove di normalità o, quantomeno, di tregua armata. Stamattina, per precisa scelta della società avallata sia da Spalletti sia da Totti, la Roma ha deciso di provare ad archiviare le scintille di Bergamo tra tecnico, capitano ed altri giocatori e, dopo un breve confronto tra tutte le parti in causa, i calciatori sono scesi in campo per allenarsi come se niente fosse. Non solo: le telecamere di Roma Tv sono state sistemate ai lati del campo, per più tempo rispetto al solito, e hanno ripreso per qualche minuto Szczesny entrato in campo tra gli applausi – oggi compie 26 anni – ma soprattutto i sorrisi (apparsi un po’ di circostanza) tra Spalletti e Totti. Ad uso e consumo delle telecamere e dei giornali, visto che la rassegna stampa di oggi ha mandato di traverso la colazione a più di qualcuno a Trigoria.
I SILENZI DI TOTTI — D’altronde, mentre Spalletti ha parlato a lungo ieri, Totti è rimasto in silenzio. Ormai da tempo non comunica più, eccezion fatta per l’intervista alla Rai di due mesi fa, e anche sul suo sito non prende più una posizione ufficiale. Ieri sperava che il ritorno al gol, il primo da dedicare alla nascita della terza figlia Isabel, fosse sinonimo di sorrisi e allegria, invece non ha fatto neanche in tempo a goderselo, visto tutto il putiferio che si è scatenato nel post partita. Oggi è arrivato a Trigoria come al solito di mattina presto, si è allenato, è tornato a casa, in attesa di capire se questo sarà davvero il suo ultimo mese da romanista.
GLI ALLENAMENTI DI SPALLETTI — Più loquace, invece, Luciano Spalletti, che ha diretto l’allenamento in vista della partita col Torino invitando i giocatori a non perdere neanche un secondo di tempo in questioni extra-campo. Per mercoledì sono tutti a disposizione, compreso Digne, uscito per una botta contro l’Atalanta ma atteso domani in gruppo, e forse Pjanic, che ha un fastidio agli adduttori e verrà valutato durante la rifinitura di domani mattina. Il bosniaco, che non ha giocato contro l’Atalanta, potrebbe riposare anche contro la squadra di Ventura, considerando che è diffidato e lunedì prossimo all’Olimpico arriverà il Napoli. Un doppio impegno casalingo che la Roma deve sfruttare al massimo, visto che in 6 giorni si gioca le residue chance di secondo posto, fondamentale per la proprietà.
Ecco perché da Boston il diktat è arrivato chiaro e tondo: “Pensiamo soltanto a quello, poi ci occuperemo del resto”. E pazienza se il resto è il giocatore più importante della storia del club.