(M. De Santis) – Se la battuta è una profezia o qualche altra cosa lo dirà solo il tempo. «Credo di aver fatto firmare De Rossi, nella breve conversazione che abbiamo avuto in campo», se la ride James Pallotta, partito da Roma ieri per raggiungere Londra, nel primo messaggio alla nazione romanista sotto forma di intervista a Roma Channel. «Guardare giocare gente come lui e Totti, ma soprattutto parlarci, anche se brevemente, ti fa capire che tutti e due hanno davvero una grande classe. Rappresentano Roma davvero molto bene e per questo vogliamo tenerli con noi il più a lungo possibile, perchè per me sono la Roma». Lodi ai simboli Totti e De Rossi,ma anche un bel manifesto programmatico di quello che vuole essere sul campo la nuova Roma: «Il nostro obiettivo è quello di fornire tutte le risorse necessarie per avere una grande squadra per lungo tempo. Io non devo dire entro quanti anni possiamo vincere, ma solo fornire, insieme ai miei soci, le risorse a uno staff di primissimo livello per arrivare dove meritiamo di essere. A Trigoria ci sono delle strutture straordinare e un gruppo di lavoro competente e preparato. Mi piace moltissimo quello che sta facendo Luis Enrique». Ma anche fuori: «Vogliamo espandere il brand Roma, un marchio con delle potenzialità incredibili, in maniera significativa in tutto il mondo. Abbiamo in cantiere un tour negli States la prossima estate e tante altre iniziative innovative. Io, ancora prima di considerarmi americano mi sento italiano al 100%. Se le cose andranno bene, la mia vita e quella dei miei soci non cambierà tanto dal punto di vista finanziario. La Roma è soprattuto una questione di cuore».