(D.Marchetti) – Il momento della verità è arrivato. Roma-Napoli rappresenta un crocevia fondamentale per il finale di stagione e per la programmazione della prossima. In palio il secondo posto e l’accesso diretto in Champions League. Per i giallorossi una sconfitta vorrebbe dire addio all’Europa che conta, mentre i partenopei, forti del vantaggio di 5 punti, potrebbero accontentarsi anche del pareggio. Con il sogno scudetto ormai sfumato, la squadra di Sarri deve amministrare al meglio queste ultime partite tenendo conto della stanchezza fisico-mentale e dei black out momentanei vissuti nel 2016. Sicuramente la vittoria con il Bologna per 6-0 rilancia il morale degli ospiti, i quali non possono permettersi di arrivare alle spalle della Roma per il terzo anno consecutivo. Torna anche Higuain, assente per squalifica nelle ultime tre giornate, e pronto a riprendere da dove aveva lasciato con 30 gol in 31 partite.
LA “LG” PER BATTERE IL TABU’ OLIMPICO – Per la volata Champions il Napoli ritrova dunque il “Pipita” e si ricompone la “LG”. L’accoppiata Lorenzo-Gonzalo quest’anno sta dando spettacolo. Insieme sono stati in grado di segnare 42 delle 72 reti del Napoli, praticamente il 58% delle marcature totali. Tandem offensivo senza precedenti in casa azzurra e in grado di lasciarsi alle spalle coppie come Sallusto-Vojak (25 reti) e Cavani-Hamsik (24 reti). Numeri da capogiro se consideriamo anche la terza pedina dell’attacco, Josè Callejon. Il tridente di Sarri, con 48 gol in Serie A, è il quinto più prolifico di tutta Europa. Dietro solamente ai marziani del Barcellona (Messi-Suarez-Neymar), Real Madrid (Bale-Benzema-Ronaldo), Psg (Cavani-Ibrahimovi-Di Maria) e Bayern Monaco (Robben-Lewandoski-Muller). Se basterà il pacchetto offensivo a sbaragliare la concorrenza giallorossa è difficile dirlo. Certo negli ultimi 20 anni l’Olimpico è stato teatro di grandi delusioni per i partenopei. Una sola vittoria risalente al febbraio 2011. In quell’occasione fu la doppietta di Cavani a consegnare i tre punti a Mazzarri, mentre questa volta a Napoli si augurano che possa essere Higuain a portare il successo e di conseguenza a sigillare la partecipazione alla prossima Champions League.
L’UNDICI DI SARRI – L’Europa, però, passa da un gruppo ben consolidato. Già, perché nelle precedenti 34 partite sono solamente 21 i giocatori utilizzati dal tecnico napoletano, meno di tutte le altre squadre in Serie A. Non è quindi difficile immaginare la formazione titolare di lunedì prossimo. Classico 4-3-3 con Reina in porta e la difesa composta da Hysaj, Albiol, Koulibaly e Ghoulam. A centrocampo Jorjinho smisterà i palloni davanti la difesa, mentre Allan e Hamsik agiranno da interni. In attacco, invece, largo al solito tridente formato da Callejon, Higuain e Insigne.
Probabile formazione (4-3-3): Reina; Hysaj, Albiol, Koulibaly, Ghoulam; Allan, Jorjinho, Hamsik (C); Callejon, Higuain, Insigne
A disp. 22 Gabriel, Rafael, Maggio, Chiriches, Regini, Strinic, Grassi, Valdifiori, El Kaddouri, David Lopez, Insgine, Gabbiadini
All. Sarri
Squalificati: –
Diffidati: Albiol, Callejon, Grassi
Indisponibili: –