(A. Serafini) – Sotterrare l’ascia di guerra per lasciar dissolvere tutte le polemiche e non perdere altre energie in vista della sfida con ilNapoli. Di certo a Trigoria la volontà ce le stanno mettendo tutte le parti in questione, ognuno a modo suo, ma con un unico obiettivo comune. E per provare a spazzare via il polverone sollevato nelle ultime settimane, arriva come un fulmine a ciel sereno il contributo di Francesco Totti, che nel pomeriggio di ieri interrompe il silenzio con una nota sul suo blog personale: «La Grande Bellezza di Roma e della Roma, come anche la favola vissuta mercoledì sera allo stadio, rappresentano un qualcosa che appartiene unicamente a chi è tifoso di questa maglia come me e come voi. I miei gol sono serviti a far vincere la squadra e la società che amo da sempre. Questo deve unire e non dividere. Lunedì ci sarà una grande partita e per me, come sempre, conta solo una cosa: gioire con i miei compagni, l’allenatore, la società e i nostri tifosi unici. Forza Roma!!!». Parole scritte con la fascia da capitano al braccio, gradite in primis da Luciano Spalletti, da sempre in prima linea nel diffondere i messaggi utili alla causa Roma, senza alcun tipo di individualismo.
D’altronde i segnali di distensione si erano già avvertiti in mattinata: di fronte alla richiesta del numero 10 di ottenere un permesso per partecipare al battesimo della terzogenita Isabel, il tecnico ha preferito scegliere probabilmente la strada migliore per entrambi. Trovato l’accordo, i due si sono ritrovati sul campo d’allenamento un’oretta prima dell’inizio programmato della seduta, lavorando insieme sotto lo sguardo di Andreazzoli. Spalletti ha voluto dirigere personalmente (cosa che tra l’altro succede spesso a rotazione con tutti i componenti della rosa) il percorso personalizzato per il capitano, che ha lavorato duramente sotto le martellanti indicazioni dell’allenatore. D’altronde la voglia di rivalsa registrata sul campo nelle ultime uscite non è passata inosservata neanche durante gli allenamenti settimanali, aspetto che Spalletti reputa fondamentale per mantenere competitivo il fisico di un ragazzo di 39 anni, ma ancora in grado di cambiare il volto e la storia di una partita. L’impegno di Totti come stimolo ed esempio al resto dei suoi compagni, anche se dovesse partire nuovamente in panchina domani con il Napoli. Già, perché la coerenza applicata nella gestione dello spogliatoio da parte del tecnico difficilmente cambierà. Per questo Totti, nonostante lo straordinario impatto registrato nell’ultima sfida con il Torino, difficilmente riuscirà a conquistarsi una maglia da titolare contro Higuain e compagni, ma la possibilità di poter essere ancora una volta determinante a partita in corso nessuno potrà negargliela. Un aspetto che il capitano sta assorbendo con crescente consapevolezza anche in vista della prossima stagione, quella che nelle sue intenzioni deve per forza di cose rimanere tinta di giallorosso.
Le quattro partite che separano la Roma dalla chiusura della stagione potranno quindi avere ancora un proprio peso: più della pressione mediatica e della gran parte della tifoseria, che non riesce ad immaginare il paradosso di un Totti, pronto a vestire una maglia differente. Nel frattempo però dagli States non arrivano segnali che prevedano un imminente cambio di rotta: la decisione di non prolungare la carriera calcistica di Francesco non è cambiata. Per il momento.