In queste ore a Boston si sta discutendo sul futuro di Francesco Totti. Il dg Mauro Baldissoni, assieme ad Alex Zecca e Frederic Massara (il braccio destro di Walter Sabatini), si stanno riunendo con il presidente Pallotta per trovare la soluzione alla complicata vicenda che ruota attorno al numero 10. Se qualche settimana fa Jim (e non solo lui…) era convinto che l’era Totti sarebbe dovuta finire il 30 giugno 2016, adesso le favolose prestazioni contro Bologna, Atalanta, Torino e Napoli hanno costretto la dirigenza (e l’allenatore) ad ammorbidire le proprie opinioni considerando un nuovo punto di vista: Totti può ancora regalare gol e successi alla Roma? Sì, ma non solo. Il discorso è più complesso e va oltre il solo aspetto tecnico.
PALLOTTA IN DIFFICOLTÀ – Prima delle tre reti e dell’assist in 61’ (collezionati in tre partite) la risposta era no. Oggi, però, Pallotta è in difficoltà: da una parte non si può cancellare l’idea che Totti non potrà più dare il giusto supporto alla squadra («Le gambe non rispondono più a ciò che dice la mente» disse due mesi fa il presidente) e i report sugli allenamenti che arrivano da Trigoria non sarebbero idonei. Dall’altra parte, però, c’è il sentimento di un’intera città (alimentato dalle prestazioni in campo) che chiede a gran voce il rinnovo contrattuale di Totti, mettendo pressione alla dirigenza. Inoltre Pallotta sa bene che il vuoto che lascerà il capitano giallorosso nella Roma potrebbe essere colmato solo con la vittoria di uno scudetto attesa da 15 anni. La logica fa supporre che la decisione debba essere comunicata entro l’8 maggio, giorno di Roma-Chievo e ultima gara di Totti all’Olimpico qualora non gli venisse rinnovato il contratto.
TOTTI-ROMA: CI SIAMO – Ma non sempre la logica va a braccetto con la realtà: Pallotta poco tempo fa ha avuto un colloquio con Totti nel quale si è dato appuntamento a fine stagione con la promessa di riparlarne dopo averci pensato (il presidente è atteso nella Capitale a fine maggio). Nel caso di una decisione negativa, però,fine stagione sarebbe troppo tardi per permettere ad un intero popolo di salutare il suo capitano: il campionato sarà finito, Totti non consentirà di organizzare una partita d’addio al calcio perché giocherà per un altro anno e i tifosi si rivolterebbero per non aver salutato per l’ultima volta il loro campione. Ecco perché resta viva quella speranza di vedere ancora per un anno Totti vestire la maglia numero 10 e come se non bastassero le prestazioni, la dirigenza ha anche apprezzato le parole da capitano della scorsa settimana e il ritrovato feeling con l’allenatore. Uno sponsor sarebbe pronto anche a mettere in commercio delle magliette celebrative e la società potrebbe cogliere l’occasione per andare incontro ai tifosi in una stagione iniziata con l’obiettivo scudetto e terminata con la lotta per il secondo posto.
BUSINESS IS BUSINESS – Ma a Boston gli affari sono affari, a Trigoria assicurano che le riunioni fiume che si stanno tenendo oltreoceano vertono sulla consegna del progetto stadio in regione. Poi si comincerà a impostare il mercato per la prossima stagione decidendo l’eventuale budget da predisporre. L’argomento Totti, a sentire gli spifferi di Trigoria, sarà affrontato marginalmente perché la questione riguarda solo «James e Francesco». Ma l’idea che quella firma ci sarà comincia a trapelare e finalmente il capitano finirà di passare notte insonni.
Fonte: ilmessaggero.it