(G.Piacentini) – «In tante società se un calciatore non gioca per due anni dicono di venderlo e mandarlo via. Alla Roma mi hanno sostenuto sempre, io voglio dare qualcosa indietro, restituire questo affetto e giocare». Sono bastati novanta minuti, quelli di Genova, per ricordare ai tifosi romanisti (e alla società) che cosa si sono persi negli ultimi due anni, con Kevin Strootman fermo ai box per tre interventi chirurgici ai legamenti del ginocchio. Una prestazione che è stata una risposta a tutti i dubbi (legittimi) che hanno accompagnato l’ennesima riabilitazione del centrocampista olandese. «Ringrazio tutti – le sue parole a Roma Radio –, lo staff tecnico, i dirigenti e i miei compagni che hanno sempre creduto in me. Ma voglio farlo in campo, non con le parole».
IL RITORNO DELLA LAVATRICE – Kevin il duro, insomma, ha anche dei sentimenti. Spalletti per facilitargli la vita ha annunciato con un giorno di anticipo che avrebbe giocato. «Ho pensato alla partita e a tutto ciò che ho vissuto prima di rientrare. La notte prima non ho dormito bene per l’emozione, mi sentivo nervoso, lo sono stato anche in campo nei primi 5 minuti». Tanto ci ha messo per rompere il ghiaccio, poi è tornato la “lavatrice” che in mezzo al campo ripulisce tutti i palloni che passano dalle sue parti. «Volevo giocare e vincere la prima partita. Sono contento perché il ginocchio ha tenuto, sto bene di gambe e abbiamo preso i tre punti, che è la cosa più importante».
IL FUTURO KEVIN – Sfrutterà le ultime due giornate di campionato per dimostrare di essere tornato quello di prima dell’infortunio. E per rassicurare la società: sarà lui il primo acquisto per la prossima stagione. «Dobbiamo vincere le due partite che rimangono. Non sarà facile contro il Chievo, ma dobbiamo prendere tre punti e poi guardare il Napoli. Per il prossimo campionato voglio essere pronto dall’inizio. Totti? E’ incredibile, non ho parole. Lui è il nostro capitano, quando entra in campo cambia l’atmosfera e gli avversari hanno paura perché può cambiare la partita.Anche Dzeko è entrato bene e ha fatto un grande assist: sono entrambi grandi giocatori».