(G. Piacentini) – Il verdetto non è definitivo, ma quasi. A 90 minuti dalla fine della serie A, infatti, dovrebbe accadere un miracolo – il Napoli che al San Paolo non vince contro il Frosinone già retrocesso e la Roma che batte il Milan a San Siro – per permettere ai giallorossi di centrare il secondo posto e conquistare così l’accesso diretto alla Champions. «Sarà difficile, in ogni caso anche il terzo posto sarebbe un successo», dice il d.g. Mauro Baldissoni. È ovvio che arrivare dietro alla Juventus aiuterebbe la società a programmare con maggiore calma la prossima stagione, grazie ai soldi certi della partecipazione alla Champions. Oltre 50 milioni che sarebbero una boccata d’aria fresca per il bilancio e che consentirebbero a Walter Sabatini, sempre deciso a liberarsi con un anno di anticipo rispetto alla scadenza del suo contratto, di lavorare con maggiori margini di manovra sul mercato per trattenere i pezzi pregiati.
Domenica il presidente James Pallotta alla «Gazzetta dello Sport» ha ribadito che «Pjanice Nainggolan non si vendono». Una dichiarazione che da una parte ha fatto felici tutti i tifosi romanisti (e presumibilmente anche Luciano Spalletti) ma dall’altra costringerà il d.s. a percorrere vie alternative per incassare i milioni necessari a sistemare i conti. Sanabria (c’è un sondaggio da parte del Valencia), Paredes, Sadiq, Iago Falque, Doumbia e Ljajic sono le carte di riserva per fare cassa e consentire a Pjanic e al Ninja di restare. Proprio Pjanic, insieme a Totti, De Rossi, Florenzi, Dzeko, El Shaarawy, Strootman (che però non ha giocato) e Zukanovic, sono stati protagonisti ieri pomeriggio al Foro Italico della manifestazione di beneficenza «Tennis with the stars», a margine degli Internazionali.
Il capitano, grande appassionato di tennis e amico di Roger Federer, ha assistito al match perso dall’italiano Fognini, che domenica era all’Olimpico per vedere la partita con ilChievo. Per il capitano cori da stadio e sciarpe in bella mostra da parte dei tanti romanisti sulle tribune. Da segnalare anche la presenza di Mehdi Benatia, pure lui appassionato di tennis. Il difensore marocchino ha firmato autografi ai tifosi, che gli hanno chiesto di tornare. «È lui che si propone», le parole di Sabatini qualche giorno fa per spegnere gli entusiasmi intorno ad un’ipotesi suggestiva ma molto complicata, alla luce dei rapporti tesi tra il d.s. e l’agente del calciatore, e dello stipendio «monstre» (circa 5 milioni) che Benatia percepisce a Monaco.