Giovanni Carnevali, Amministratore delegato e Direttore generale del Sassuolo, è intervenuto ai microfoni dell’emittente radiofonica. Queste le sue parole:
“Aldilà di come finirà la partita di Coppa Italia, siamo super felici della stagione, abbiamo centrato un risultato straordinario. Il Sassuolo made in Italy è un progetto voluto fortemente dalla proprietà, dalla famiglia Squinzi, abbiamo tre stranieri su venticinque componenti della rosa, e i risultati sono un crescendo, abbiamo portato avanti le nostre idee in modo semplice, con serietà. Noi intendiamo il calcio come dovrebbe essere inteso e interpretato. Anche restando in campo alMatusa a Frosinone, quando con la nostra vittoria il Frosinone è praticamente retrocesso e la gente tributava alla squadra di Stellone il giusto riconoscimento. Ci è venuto spontaneo restare in campo ad applaudire i tifosi di quella squadra, un gesto semplice, che dovrebbe essere la regola. Nell’arco del campionato appena concluso i punti si prendono a volte senza merito o si lasciano senza meritare di perderli. Alla fine non abbiamo rimpianti, abbiamo ottenuto quello che meritavamo. Non è stato difficile trattenere Di Francesco. Quest’anno come l’anno scorso eravamo perfettamente a conoscenza dell’interessamento nei suoi confronti di alcuni club. Ma c’è un feeling con lui, col suo staff, con l’area tecnica, che ci ha portato alla conferma reciproca di fiducia. Non stravolgeremo la nostra politica, continueremo a puntare su calciatori giovani e italiani. Abbiamo un ottimo rapporto con la Roma, abbiamo Politano, Pellegrini, che hanno fatto molto bene, Mazzitelli, che farà parte della nostra rosa nella prossima stagione. Non siamo una società che deve vendere necessariamente i suoi calciatori. C’è alle spalle una proprietà importante, abbiamo chiuso il bilancio in parità e questo è un altro nostro merito, considerando che in Italia questo è sempre più difficile. Siamo una società che non prende tanti soldi dalle tv rispetto alle altre, chiaro che non mi paragono ai club metropolitani, ma il confronto lo faccio con i club di media fascia, rispetto ai quali prendiamo meno, e noi siamo bravi a far quadrare i conti gestendo in modo oculato il club”.
Fonte: trs