(F. Balzani) – Aperitivo a bordo piscina e selfie di gruppo, ma senza sorriso. Edin Dzeko ieri si è goduto il sole di Abu Dhabi insieme ai compagni in quella che potrebbe essere la sua ultima trasferta da romanista. Il malumore del bosniaco, infatti, dura da mesi e ha visto il suo picco a San Siro quando – dopo 5 panchine di fila – è subentrato a 4’ dalla fine. «È un professionista esemplare», ha detto Sabatini. E per questo Dzeko non ha mai creato problemi. «Ma servirà un confronto forte con l’allenatore e se non ci saranno i presupposti per continuare prenderemo una decisione comune». Difficile che Edin accetti di partire ancora in seconda fila. La Roma vorrebbe incassare almeno 16-17 milioni, ma finora solo da Cina e Turchia sono arrivate offerte sostanziose. Sabatini e Spalletti intanto si guardano intorno. «Perché un 9 mi serve», ha detto chiaramente il tecnico. E quel nove, con caratteristiche diverse da Dzeko, potrebbe essere Gameiro, decisivo nella finale di Euroleague vinta dal Siviglia. Il francese (1,73 cm) ha lo stesso procuratore di Garcia, piace a Sabatini dai tempi del Psg (fu richiesto nella trattativa che portò Menez a Parigi) e ha conosciuto per qualche mese Perotti prima della cessione dell’argentino. Oggi Gameiro ha 29 anni, guadagna 3 milioni e nei tre anni di Siviglia ha messo a segno 67 gol in 144 partite. Ventinove nell’ultima stagione dopo l’addio di Bacca. Nell’affare può rientrare Sanabria che piace ad Emery. La Roma è intenzionata ad offrire 10 milioni più il cartellino del paraguaiano convocato in Coppa America dopo gli 11 gol col Gijon. Un altro nome papabile è quello di Milik, altro pallino di Sabatini. Sul polacco dell’Ajax sembra però in vantaggio la Lazio. Difficile, infine, arrivare a Icardi anche se a Mancini interessa Dzeko che ha avuto al City.