(C.Zucchelli) – Era iniziata bene, è proseguita male, è finita peggio: la stagione di Abdullahi Nura, 19 anni ad agosto, terzino destro della Primavera della Roma che Spalletti voleva testare da luglio con la prima squadra, è terminata oggi con un’operazione al legamento crociato. I suoi compagni di Primavera stasera contro l’Inter si giocheranno l’accesso alla finale scudetto, lui li guarderà dal letto della clinica Villa Stuart col morale a pezzi: Sabatini lo riscatterà dallo Spezia insieme al gemello Sadiq (2.5 milioni complessivi), ma Nura tornerà in campo soltanto per la fine dell’anno, dopo almeno sei mesi di riabilitazione.
CALVARIO – L’ennesima mazzata, per questo terzino che a febbraio Sabatini aveva definito “un fenomeno” e per Spalletti era “veloce come il vento”: arrivato come difensore per la Primavera ma con il compito di crescere alle spalle di Maicon e Florenzi, ha visto il campo col contagocce. Diciotto presenze complessive e 3 reti con De Rossi, le prime 10 partite messe insieme fino a novembre poi, dopo la partita col Leverkusen in Youth League, la convocazione in prima squadra e lo stop per problemi cardiaci. È tornato in campo il 10 febbraio a Salisburgo, sempre in Youth League, ha fatto altre 8 presenze, l’ultima il 30 aprile contro il Latina a Trigoria, partendo dalla panchina. Già allora Nura aveva problemi al ginocchio, De Rossi sperava di portarlo alla fase finale del campionato, ma pur inserito in lista non è stato convocato. La Roma aveva parlato di “guai fisici” non meglio chiariti, oggi la notizia dell’operazione. E la certezza che per vedere in campo con i grandi il “fenomeno veloce come il vento” la strada è ancora lunga.
Fonte: gazzetta.it