(C. Zucchelli) – I fastidi al ginocchio li aveva da un mese, da quando contro il Latina, lo scorso 30 aprile, era uscito nel primo tempo per il dolore: si è riposato, poi Abdullahi Nura ha visto che il dolore all’arto destro non passava e quindi si è sottoposto ad un’artroscopia. La diagnosi, a Villa Stuart dal professor Mariani, è stata una mazzata tremenda: rottura del legamento crociato posteriore con interessamento del menisco, sei mesi (ma potrebbero essere anche sette) di stop, lacrime, saluti e arrivederci al 2017. Un colpo durissimo, per questo diciottenne nigeriano che Sabatini a febbraio ha definito «fenomeno» e Spalletti, poco dopo, «veloce come il vento», terzino destro che la Roma riscatterà, come Sadiq, dallo Spezia, e che dovrà aspettare ancora parecchio per l’esordio in prima squadra.
ANNO DA DIMENTICARE – Quando andrà via dalla clinica, dove ieri è stato operato, raggiungerà la famiglia per qualche settimana, con gli esercizi che Mariani e lo staff medico gli diranno di fare, poi tornerà a Trigoria per la lunga riabilitazione, visto che, come ha scritto la Roma sul proprio sito, «l’intervento a cui è stato sottoposto è stato complesso», con la speranza che la sfortuna la smetta di accanirsi su di lui. Questa stagione, che doveva essere quella del grande salto, è stata un calvario: 18 presenze e 3 reti con De Rossi, le prime 10 partite messe insieme fino a novembre poi, dopo la partita col Leverkusen in Youth League, la convocazione in prima squadra e lo stop per problemi cardiaci.
NUOVE STRATEGIE – È tornato in campo il 10 febbraio a Salisburgo, sempre in Youth League, ha fatto altre 8 presenze, poi l’ennesimo problema, che costringerà la Roma a rivedere in parte i suoi piani: con Florenzi, un altro terzino (Caceres più di Van der Wiel) e Nura, Spalletti si sentiva coperto sulla fascia destra e aveva dato l’ok per l’addio di Torosidis (Maicon non rinnoverà il contratto), adesso il greco potrebbe restare in rosa, almeno fino a gennaio, anche se col tecnico toscano ha giocato soltanto contro Verona (73’) e Juventus (1’). Detto quindi che, dopo l’estate, Florenzi discuterà con il club il rinnovo di contratto e che Rüdiger, che a Spalletti come terzino non dispiace, è l’indiziato numero uno alla cessione, la Roma potrebbe investire in altri ruoli, per poi a gennaio capire se e quanto può contare sul giovane nigeriano, che ad agosto compirà 19 anni. Nel frattempo, mentre la pista Van der Wiel viene sempre battuta ma senza compiere passi decisivi, un po’ più avanzati sono i discorsi su Caceres, anche se pure le condizioni dell’uruguaiano vanno monitorate, visto che sta recuperando dall’infortunio al tendine d’Achille di febbraio. Sarà pronto per luglio, per quel periodo la Roma dovrà però avere le idee chiare sulla fascia destra: Florenzi arriverà in ritardo per l’Europeo, Maicon sarà lontano, Nura infortunato, e il tecnico rischia di iniziare la stagione col solo Torosidis.