(F. Ferrazza) – I sorrisi e gli abbracci a favore di telecamera tra Totti e Pallotta monopolizzano la giornata romanista, che è già entrata nella storia come l’inizio dell’ultimo anno da giocatore del numero dieci. Prima di una carriera da dirigente all’interno di Trigoria, nel segno di una continuità che a un certo punto della passata stagione sembrava destinata a perdersi. Su social e radio private si riversa la contentezza dei tifosi giallorossi, che seguono l’evolversi degli eventi in un pomeriggio intenso, con addosso l’attenzione mediatica di tutto il mondo, per un epilogo ormai scontato della vicenda che più ha fatto parlare e discutere nei mesi scorsi.
Ma tra Totti che annuncia al mondo la sua felicità, con l’auspicio di poter chiudere la carriera con il suo secondo scudetto, e la questione stadio, resta centrale nei pensieri dei romanisti il mercato.
Nella mattinata di ieri Sabatini si è recato anche lui allo studio Tonucci, a un passo da Piazza del Popolo, dopo essere stato il grande assente del vertice tra il presidente e Spalletti andato in scena il giorno prima. Il direttore sportivo si è nuovamente confrontato con Pallotta di persona, dopo molto tempo dall’ultima volta, suggellando una sorta di patto che gli consentirà di onorare un altro anno di contratto, anche per lui l’ultimo, con il club di Trigoria.
Un patto per il bene della Roma e per la costruzione di una squadra che possa essere competitiva, al di là delle cessioni. E proprio le possibili partenze eccellenti (vedi Pjanic, Ruediger e Nainggolan) sono state uno degli argomenti principali trattati dai due, con Sabatini che ha invitato alla prudenza James nel dichiarare che non partirà nessuno. Cosa ritenuta piuttosto improbabile. «Ma ha protetto i suoi giocatori, è normale», si mostra molto più disteso al termine dell’incontro, Sabatini, quasi giustificando il proprietario statunitense. «È andato tutto bene, eravamo di buonumore, io soprattutto. Si, resto, l’ho già detto».
È rallentata per il momento la trattativa con il Chelsea per Ruediger, peraltro ieri infortunatosi in Nazionale. Il club inglese continua a fare pressing su Nainggolan che, allettato dai circa sei milioni a stagione che andrebbe a percepire in Inghilterra, chiede alla Roma di ritrattare il suo contratto rinnovato già lo scorso anno. La Juventus non molla invece Pjanic, convinta che più si avvicina il 30 giugno e più i giallorossi dovranno sedersi a un tavolo per aprire la trattativa che renderebbe il centrocampista un giocatore bianconero per una cifra intorno ai 32 milioni.