Nella lunga viglia di Belgio-Italia, primo atto dell’avventura europea per gli azzurri, si inserisce il giallo relativo all’ennesima dichiarazione, poi smentita dal diretto interessato, di Radja Nainggolan. Che nei giorni scorsi, a margine della conferenza stampa in cui aveva ammesso i contatti con Conte, ha parlato in toni benevoli dell’Italia: «Se sono all’Europeo, lo devo all’Italia, la mia seconda patria. Sono undici anni che sono lì ed è lì che mi vedo a lungo termine con la mia famiglia. Sono stato sottovalutato e la gente pensava che fossi inferiore ad altri, che invece non hanno sfondato. Ho avuto ragione io. E lo devo in gran parte all’Italia: amo questo Paese perché mi ha dato il rispetto che a lungo mi è mancato in Belgio. Gli italiani mi hanno accettato molto in fretta e non lo dimenticherò mai. Sono persone davvero accoglienti».