Oggi presso l’Hotel Leon’s Place, di Via XX Settembre 90 va in scena la conferenza stampa di presentazione dell’evento “Voi Siete Leggenda”. Dopo il successo della prima edizione, Vincent Candela ha deciso di replicare la manifestazione. A fare da teatro questa volta non sarà l‘Olimpico, ma il Palazzetto dello sport di Viale Tiziano. Il giorno scelto è il 17 giugno, data simbolica per tutti i tifosi giallorossi perché perché ricorre la vittoria del terzo scudetto della Roma di Fabio Capello. Il ricavato di questa festa sarà devoluto all’Associazione Trentadue.
Ore 10:50 Inizia la conferenza stampa con un video di presentazione dell’evento.
Ore 10:55 Queste le parole di Vincent Candela:
“E’ sempre delicato parlare dello sport in generale. Noi facciamo il nostro massimo. Abbiamo cominciato un paio di anni fa e ci stiamo mettendo tutto. Lo sport è fatto per aggregare. Veder giocare e divertirsi i bambini è motivo di grande orgoglio per noi”.
Ore 11:05 Parte un video con delle immagini sulla Roma del terzo scudetto e sulla Curva Sud.
Ore 11:15 Parla ancora l’ex terzino giallorosso:
“E’ sempre bello rivedere certe immagini. Di solito non parlo del passato, ma il terzo scudetto è un ricordo ancora vivo. Abbiamo vinto perchè eravamo un gruppo di uomini prima di essere giocatori. Oggi, invece, non si parla tanto. Noi quando giocavamo era un gruppo di amici. La curva? Mi sembra strano che non si sia trovata una soluzione, forse non la cercano. Quando io giocavo la tifoseria della Roma era la più ricca e dura. Non si può rovinare una cultura sportiva come questa. Tanti stadi, non solo l’Olimpico, oggi sono vuoti. Dobbiamo essere uniti per tornare ad amare questo sport.”
Ore 11:25 Al via le domande dei cronisti presenti per Vincent Candela:
Non è strano che senti più te la città di Roma che molti altri che sono di qui?
“Per me è naturale, ma ci tengo anche alle mie origini. Di quello che fanno gli altri non mi interessa”.
Quanto è difficile vincere a Roma? Cosa è mancato quest’anno?
“Difficile da spiegare, io l’ho vissuto per nove anni. Vincere qui è fantastico. Non è solo il giocatore che scende in campo, è tutto un insieme di cose: società, tifosi, allenatore. Per fortuna con Spalletti sono cambiate molte cose in campo. C’è sempre una soluzione a tutto. Dobbiamo tornare tutti insieme. La Curva Sud quest’anno è mancata. L’applauso della gente fa sempre piacere e da uno stimolo in più. Il senso di appartenenza è una delle caratteristiche più importanti per un calciatore. La presenza quotidiana del presidente è importante, lo ha detto anche Spalletti. Quando giocavo io Sensi era una figura di riferimento”.
Ore 12:00 Terminata la conferenza stampa, Candela si ferma con i cronisti presenti che gli chiedono un commento sulla vicenda Pjanic:
“Fa parte del calcio. Non so esattamente quello che è successo. Io l’avevo detto: se bisognava cederne uno tra Nainggolan, Pjanic e Manolas, meglio Pjanic. È stato molto criticato, anche se ha fatto tanti gol e tanti assist di lui. Per vincere dovrebbe arrivare uno ancora più forte, bisognerebbe cominciare da lì. La cessione ci può stare, l’importante è rimpiazzarlo nel modo migliore e magari innalzare anche la qualità. Non è il giocatore più forte al mondo. Capisco che è l’inizio del mercato, però mancano ancora due mesi. Voglio sperare che ne arrivi uno migliore in modo da non rimpiangerlo”
Digne?
“Dovrebbe essere riscattato, anche se non a 18 milioni. Lui conosce il campionato italiano ormai, conosce i compagni. È un bel giocatore, ha ancora grandi margini di miglioramento. A me piace, può essere veramente un bell’acquisto”.
La Roma di Spalletti potrà competere per lo scudetto?
“Dipende dagli acquisti, sono fondamentali. Mancano dei pezzi dietro, manca capire chi sarà il centravanti. Quindi va sistemata la difesa e l’attacco. El Shaarawy ha fatto bene, ma ce ne sono di migliori da poter acquistare per lottare. Voglio sperare che l’anno prossimo lotteremo fino alla fine. La garanzia è Spalletti, quella è una certezza. Voglio sperare veramente che lo ascoltino e che facciano una bella squadra insieme al direttore”.
La Roma può lottare con Dzeko in attacco?
“Se vogliamo vincere, io andrei sul sicuro. Mi dispiace per lui perché è stato un grande, quest’anno però non ha fatto bene e lo sa anche lui. Però dargli un altro anno è rischioso se vogliamo lottare. Il centravanti è fondamentale. Abbiamo il nostro capitano, però non può risolvere tutti i problemi in tutte le partite, non mi sembra neanche giusto. Bisognerebbe cercare un centravanti giusto”.
Chi potrà fare un gran campionato l’anno prossimo?
“Mi vengono in mente Nainggolan e Florenzi: già hanno dato certezze, sono giocatori giovani, con talento, che possono diventare grandi campioni. Partendo da loro, si può fare la differenza”
Tra Pjanic e Nainggolan, quale dei due avresti sacrificato?
“Mi tengo Nainggolan tutta la vita”
Spalletti vuole provare Iturbe. È perché ci crede o per dargli un’opportunità?
“Se non si vende… (ride, ndR). Iturbe non ha fatto bene: può essere un giocatore in più ma non un titolare”
Quale giocatore attuale potrebbe giocare nella Roma dello scudetto?
“Non cambierei nessuno, mi dispiace (ride, ndR). Nainggolan, Florenzi e Manolas sono comunque grandi campioni che possono far bene”
Quella Roma vincerebbe adesso lo scudetto?
“Già all’epoca dovevamo vincere un po’ di più, già questo bisogna dirlo. Potevamo vincere almeno un altro scudetto, sarebbe stato fantastico”
Hai sentito Totti dopo il rinnovo?
“Sì, anche se è partito subito per le vacanze. Ci siamo scambiati qualche messaggio, ci siamo visti il giorno prima della firma. Era convinto e contento”
Dall’inviato Dario Marchetti – Redazione GazzettaGiallorossa.it