(S. Cantalupi) – «Io corro come il vento che soffia. Ogni giorno, se andavo da qualche parte, ci andavo correndo». Lo stile di Alessandro Florenzi non somiglia a quello di Forrest Gump: Tom Hanks raccontava di maratone per l’Alabama, mentre al tuttofare azzurro viene richiesto di concentrare gli scatti in novanta minuti. E che sprint. È lui, Florenzi, la freccia tricolore della spedizione azzurra in Francia, con una velocità di punta di 30,7 km/h raggiunta a Tolosa. L’ha certificato la Uefa durante il match con la Svezia.
CORSE INTELLIGENTI – Nel gruppo azzurro nessuno lo supera, in un’ipotetica gara di allunghi: Candreva (30,1 km/h) ed Eder (29,9 km/h) sono i più vicini, secondo i dati diuefa.com, mentre al quarto posto si piazza un sorprendente… Buffon, misurato durante un’uscita in cui, evidentemente, aveva una certa fretta. Non è un dato significativo di per sé, quello della velocità massima, ma ha un suo peso. Soprattutto se indirizzata sui binari giusti: durante le sedute di allenamento al centro tecnico Bernard Gasset, Conte ha insistito sulla necessità di evitare movimenti a vuoto. Unica eccezione il pressing contagioso di Zaza, una specie di tonico al guaranà per i compagni.
FIN DA PICCOLO – La convocazione per l’Europeo, la nascita di una piccola Penelopeche già tesse la tela in attesa del suo ritorno a casa, un gruppo di compagni di squadra a caccia di gloria e rivincite: «In questa Nazionale la fatica non si sente, potrei correre per ore e non stancarmi mai», aveva detto lo stesso Florenzi in una delle conferenze stampa a Casa Azzurri. «È sempre stato così fin da quando Alessandro era bambino – racconta Maurizio Ceccarelli, il suo primo allenatore all’Atletico Acilia – Arrivava per primo, aveva un’incredibile voglia di fare. Sapevo che avrebbe raggiunto ogni traguardo, prima o poi».
TUTTI DIETRO COMAN – Ma chi è il più veloce di tutti, a Euro 2016? E chi il più imprendibile in assoluto? Alla prima domanda c’è una risposta sicura: Coman (32,8 km/h,Francia) precede Guzmics (31,8 km/h, Ungheria) e Sightorsson (31,6 km/h, Islanda). La seconda, invece, non ha una certificazione Fifa unitaria: basandosi sugli studi delle università che si sono divertite a monitorare i giocatori su vasta scala, il numero uno tra i big è Gareth Bale, con un poderoso 36,9 km/h di record personale. E meno male che Usain Bolt, alla fine, al Manchester Utd non c’è mai andato, altrimenti i difensori avrebbero incontrato qualche problemino ad arginare i suoi 44,64 km/h… Scherzi a parte, l’Italia si tiene ben stretti gli scatti intelligenti di Florenzi, probabile interno di centrocampo a Lilla contro l’Irlanda. Il bello di imparare a correre, recitava un anonimo aforisma, è che poi non ti va più di camminare. E ti abitui ad andar più veloce degli altri, rapido verso i tuoi sogni.