(K. Karimi) – La cessione di Miralem Pjanic basterà alla Roma per ripianare il bilancio e far contenti gli osservatori del Financial Fair Play? Probabilmente sì, visto che il buco da una trentina di milioni di euro dovrebbe essere stato colmato proprio con l’addio del bosniaco che ha deciso di sposare la causa juventina tra l’incredulità generale, ma anche per la benevolenza delle casse giallorosse. I tifosi sperano che non vi siano più sacrifici sanguinosi in nome del FFP, anche se l’addio di Radja Nainggolan direzione Chelsea non appare così lontano dalla realtà.
Eppure, secondo una ricerca di Gazzettagiallorossa.it, è possibile che la Roma riesca a reperire un ‘tesoretto’ da 60 milioni di euro circa dalla cessione degli esuberi, dall’addio di quei calciatori che non sono considerati ne’ titolari ne’ indispensabili per l’economia del gioco di Luciano Spalletti. Stop ai sacrifici dunque e spazio alla genialità nel vendere di Walter Sabatini, che a breve incasserà già il riscatto obbligatorio da 7,8 milioni dell’Inter per Dodò, uno dei suoi capolavori migliori in fatto di plusvalenza.
Ma le prossime settimane potrebbero svelare la famosa manovra a coda di gatto maculato, in realtà frenata dalla cessione inevitabile di Pjanic, che farebbe comunque guadagnare una cifra importante da reinvestire nei tanto attesi rinforzi giallorossi. Cominciamo dal duo Adem Ljajic-Iago Falque, entrambi ad un passo dal Torino: il serbo dovrebbe costare circa 7 milioni a titolo definitivo, mentre lo spagnolo andrà in prestito oneroso da 1 milione più obbligo di riscatto ad altri 6-7 milioni. Un’operazione che porterà nelle casse della Roma almeno 15 milioni da due mezze punte che mister Spalletti neanche vede più di tanto.
I media nazionali oggi parlano di un addio certo di Leandro Castan: il duello Sampdoria-Genoa dovrebbe essere vinto dai blucerchiati, pronti a spendere 5 milioni per il brasiliano, considerato sempre un ‘top’ nonostante i problemi fisici non secondari. Altra cessione onerosa dovrebbe essere quella di Seydou Doumbia: lo vogliono il Basilea, il Tigres ed il Besiktas, la Roma chiede 9-10 milioni. Una minusvalenza rispetto ai 14 spesi un anno e mezzo fa per acquistarlo, ma comunque un buon incasso per un calciatore estremamente fuori dai radar giallorossi.
I due sudamericani Leandro Paredes e Antonio Sanabria attendono l’offerta giusta. Il regista argentino piace al Milan e viene valutato almeno 13 milioni, il doppio di quanto fu speso dalla Roma nel 2014. Il centravanti paraguayano invece ne vale almeno 15 ed il Tottenham a breve preparerà l’assalto a queste condizioni. Aggiungiamo un paio di milioncini provenienti dalla cessione di Vasilis Torosidis e dal prestito oneroso di Juan Manuel Iturbe (conteso da Bologna e Malaga) ed ecco materializzarsi la cifra di 60 milioni, alla quale aggiungere un netto risparmio al monte ingaggi attuale.
Redazione GGR