Luigi Di Maio, vice presidente della Camera e membro del direttorio del M5S, si è espresso ieri sullo stadio della Roma. «Sullo stadio della Roma, l’assessore in pectore Berdini ha già dichiarato che è stato frainteso, c’è la volontà politica di farlo, così come quello della Lazio». Ma se la volontà politica c’è, come ha detto Di Maio cancellando di fatto la linea intransigente di Paolo Berdini, il pubblico interesse dell’opera ideata dalla Roma pure, e il nullaosta al progetto giallorosso è nero su bianco nelle analisi delle due giunte che hanno preceduto quella ancora in pectore di Virginia Raggi, cosa manca al via libera definitivo? Lo stadio della Lazio per ora è pura teoria, l’area identificata da Lotito sulla Tiberina ha vincoli ad oggi insormontabili, ma le condizioni non sono così lontane dall’area di Tor di Valle dove è stato progettato l’impianto della Roma — «Faremo un appello ai costruttori di questa città, di cercare alternative a quella scellerata localizzazione che porterà a Roma solo danni», le parole “travisate” di Berdini.
Fonte: Corsera