(F. Ferrazza) – Si è chiuso giugno, mese pesante per i romanisti, costretti a subire il passaggio di Pjanic alla Juventus e l’infortunio di Ruediger che ha spostato le attenzioni di Sabatini su altri giocatori da cedere, oltre al bosniaco. E la data di ieri era una sorta di spartiacque, entro la quale raccogliere più soldi possibile per alleggerire i conti, obiettivo che si sarebbe raggiunto se Ljajic avesse accettato il trasferimento al Torino. Ma l’arrivo sulla panchina del Milan di Montella ha scombinato i piani del club di Trigoria, visto che l’ex romanista ha messo tra le sue richieste la possibilità di portare in rossonero proprio l’attaccante serbo, lusingato da tale attenzione. Talmente tanto da bloccare la trattiva col Torino e negando, quindi, un ricavo di circa 11 milioni per la Roma, tra cartellino e ingaggio risparmiato. Dovrebbe comunque concludersi con i granata l’operazione legata a Iago Falque (circa un milione per il prestito oneroso), mentre a questo punto si sposta nel tempo la partenza di Ljajic.
Ma da oggi Sabatini dovrà concentrarsi sugli acquisti, con Spalletti che spera di avere più giocatori possibile a Pinzolo tra otto giorni. Sarà annunciato l’arrivo di Mario Rui e si proverà a stringere in maniera definitiva per Zabaleta, sistemando così la questione degli esterni bassi. La ricerca del partner da affiancare a Manolas porta a Vermaelen, del Barcellona, che potrebbe arrivare in prestito, ma ha un ingaggio importante (4 milioni) su cui la Roma sta lavorando. Dovrebbe essere tesserato Caceres, con un accordo strettamente legato alle sue condizioni fisiche. È intanto Ruediger a parlare delle sue condizioni alla Bild. «Sto bene e posso già camminare lentamente senza le stampelle. Il processo di guarigione procede secondo i tempi previsti. In una situazione del genere bisogna essere forti. E sento di esserlo. Ho un contratto con la Roma e sono felice in Italia. Adesso voglio mettercela tutta per guarire e poi tornare a spingere. Tutto il resto lo dirà il futuro».