(A. Pugliese) – La speranza era quella di riuscire a vendere Ljajic al Torino entro ieri sera per cercare di avere almeno 9 milioni in più (8 per l’attaccante serbo, uno per il prestito di Iago Falque) da mettere a bilancio entro il 30 giugno con vista sul fair play finanziario. Ed invece Ljajic anche ieri ha continuato a temporeggiare, a prendere tempo, finendo anche con l’innervosire il Torino che per prenderlo si era dimostrato disposto a fare un notevole sforzo dal punto di vista economico relativamente al suo alto ingaggio.
LA SITUAZIONE – Ed ora cosa succede? Si andrà avanti nella trattativa, con Ljajic (a bilancio attualmente con un valore di 7,8 milioni) pronto a prendere al volo un’eventuale offerta di un altro club, forte anche del fatto che ha il contratto in scadenza a giugno 2017 e può sostanzialmente decidere la sua nuova destinazione. Per la Roma, invece, da oggi finisce l’impellenza di cercare cessioni da mettere a bilancio per raggiungere il -30 di passivo aggregato degli ultimi due bilanci. L’obiettivo non dovrebbe essere stato centrato, anche se a Trigoria si sta lavorando su dati previsionali, quelli reali saranno disponibili solo a partire da fine ottobre con la chiusura dell’ultimo dei due bilanci. È a quel punto che la Roma si ritroverà davanti all’Uefa, sperando che anche uno sforamento di qualche milione di euro venga valutato positivamente grazie al comportamento virtuoso del club. Le cessioni di Pjanic, Doumbia e Politano hanno portato in cassa circa 40 milioni di euro, in più la Roma ha acquistato ufficialmente il solo Gerson (comunicato nella relazione semestrale del secondo trimestre 2015). Ecco perché Mario Rui e Alisson verranno presentati a ridosso del raduno del 7 luglio. Per avvalorare davanti all’Uefa la tesi virtuosa, soprattutto se nel frattempo la Roma sarà riuscita a piazzare Ljajic e Iago. A conti fatti, si prospetta il pagamento della multa di ulteriori 4 milioni di euro, ma se l’Uefa apprezzerà il lavoro della Roma non dovrebbero esserci ulteriori sanzioni. Che, comunque, sarebbero operative a partire dal 2017-18 e quindi non inciderebbero eventualmente sulla prossima stagione.
LA DIFESA – Nel frattempo i prossimi due-tre giorni potrebbero essere importanti per la trattativa-Zabaleta. A Manchester anche Guardiola ha dato l’okay alla sua eventuale cessione, tanto che il City sta trattando anche Bruno Peres. Sempre in quella casella lì e sempre con il Torino la Roma sta continuando a parlare di Zappacosta, che essendo anche italiano aiuterebbe in vista della regola del 4+4. Sul centrale, invece, continuano i contatti con il Barcellona per portare a il belga Vermaelen in giallorosso.