(di K. Karimi) – I giornali italiani da settimane parlano di una rivoluzione quasi totale in difesa per la nuova Roma stagione 2016-2017. Ci sono partenti da rimpiazzare, riscatti non effettuati e nuovi profili da inserire all’interno di una rosa che rischia, per l’ennesima volta con la proprietà americana, di variare sin troppo. Il primo acquisto in tal senso potrebbe (o dovrebbe) essere Martin Caceres, difensore uruguayano che in questo momento è svincolato dopo aver rifiutato il rinnovo con la Juventus, in attesa di una chiamata da Roma o Milano (sponda nerazzurra).
Un jolly per tutte le stagioni
C’è chi parla di visite mediche programmate per questa settimana a Villa Stuart, con Caceres pronto a sbarcare nella capitale già per il raduno di giovedì prossimo a Trigoria. Un colpo a parametro zero che sulla carta rischia di essere utile e scaltro come pochi: il difensore classe ’87, cresciuto nel Defensor ma esploso nella Liga spagnola, è in grado da sempre di operare in tutti i ruoli del reparto arretrato. Nasce centrale, come stopper classico dalle ottime qualità atletiche, trasformandosi poi all’occorrenza in terzino anche nel periodo al Barcellona di Guardiola. Nella Juventus di Antonio Conte ha fatto anche l’esterno di centrocampo, per intenderci il ruolo occupato spesso da Lichtsteiner o Evra attualmente. Nella Roma di Luciano Spalletti dunque, viste le defezioni attuali, può essere un’alternativa a Florenzi come terzino destro, ma abile anche a giocare sulla sinistra in emergenza. Persino in una possibile difesa a tre Spalletti può puntare ciecamente sulla duttilità di Caceres.
Si ma quanti infortuni…
Il vero cruccio della carriera di Caceres, che non ha mai trovato una piena stabilità in effetti, sono gli infortuni o traumi muscolari che ne hanno spesso contraddistinto le stagioni recenti. Basti pensare che il difensore uruguagio è attualmente in ripresa da una lacerazione al tendine d’achille che lo ha costretto ad inizio febbraio ad un’operazione chirurgica. Caceres sta recuperando e sembrerebbe pronto al rientro in campo a breve, ma la cronaca dei suoi precedenti stop è da brividi: dall’infortunio al legamento collaterale subito ai tempi della Juve nel 2012 si contano ben 14 problemi, alcuni molto seri come una frattura della vertebra in zona lombare del 2013 o il danno al menisco della stagione successiva. Insomma un calciatore utilissimo dalle tendenze muscolari di ‘cristallo’. La Roma sta valutando una strategia contrattuale e medica per prevenire eventuali ricadute.
GGR