(F. Ferrazza) Ancora problemi di visto per Salah, che non riesce a raggiungere i compagni negli Stati Uniti. Almeno per il momento. L’egiziano sarebbe dovuto partire oggi, e invece l’ambasciata americana continua ad essere in ritardo nel rilascio del visto per l’attaccante, che in questi giorni si sta allenando da solo a Trigoria. A Boston il Spalletti è abbastanza stranito per questa situazione, e spera possa sbloccarsi a breve per riprendere la preparazione anche con Salah.
È invece Pallotta che torna a parlare della questione di Manolas. «Adoro il ragazzo, ma a volte sa essere una spina nel fianco, ma fa parte della sua personalità – spiega a Sky il presidente della Roma – è estremamente competitivo, vuole sempre vincere. A volte non gioca come dovrebbe, ma non c’è nessuno che gioca ed è competitivo come lui. Non credo sia infelice, prima abbiamo parlato del suo contratto: quello che scrivono i giornali viene usato dai procuratori e altri club, creando più problemi di quanto pensassi, ma, al momento, non abbiamo alcun interesse a venderlo, anche se non sai cosa può mai succedere con i calciatori». È sincero, Pallotta, e ammette che è complicato dichiarare incedibile un ragazzo che rischia di essere scontento. Il numero uno giallorosso ha ribadito a Manolas che a settembre avrà l’aumento che gli è stato promesso, anche se non sarà quello che potrebbe percepire in altri club. «Spalletti farà la differenza- continua Pallotta- la prima volta, a Miami, mi mostrò sul tablet come avremmo organizzato il gioco offensivo, cosa che non avevamo mai fatto fino a quel momento». Una frecciata a Garcia, e una spiegazione al perché del gap con la Juve. «Hanno più ricavi di noi e anche uno stadio, noi possiamo spendere solo in parte: quando avremo il nostro impianto, il gap sarà ridotto e potremo diventare tra i migliori 10 club d’Europa». Infine sui tifosi: «Desidero rivedeli in curva Sud. Non possiamo fare molto, a parte creare un clima migliore. Ci sono delle regole da rispettare».