(V. Abbruzzino) Non è una Roma che lascia tranquilli in vista della trasferta di Champions ad Oporto quella che al Francioni regola di misura (1-0) il Latina, squadra prossima alla sua quarta stagione di B. I giallorossi si adagiano su ritmi troppo lenti perché il gioco ne possa beneficiare e andare oltre la supremazia territoriale. Mancano gli acuti, difetta la rapidità e tutto si fa più prevedibile, lo dirà anche Spalletti a fine partita. Tra i giallorossi debuttano Fazio e Vermaelen, che si ritrova in campo a due giorni dal suo arrivo in Italia. Non c’è Dzeko, a Roma per un malanno muscolare, forse proverà oggi, nel test pomeridiano a Trigoria con il Fondi (Lega Pro). A comporre il tridente offensivo ci sono Iturbe, Totti e Perotti. Va forte la catena di sinistra dove Juan Jesus è una buona spalla per Perotti, che viaggia a velocità doppia rispetto al resto dei giocatori in campo. Brilla molto meno l’out opposto dove Florenzi innesca di tanto in tanto il turbo, senza però avere degna collaborazione in Iturbe, estraneo alla manovra anche quando Spalletti per un attimo ne inverte la posizione con Perotti. Totti gioca di sponda, tocchi di prima prevedibili se non sorretti dalla rapidità del movimento e così le vie verticali sono di Naingollan, mentre Gerson disegna di continuo diagonali alla ricerca di spazi in mezzo al campo. Per la difesa è serata tranquilla, Vermaelen apre di tanto in tanto il piattone per gittate brevi e in sicurezza, Fazio va di fisico e tanto basta. Il Latina è timido, mantiene bene le distanze e costringe la Roma al palleggio in cerca dei varchi che non ci sono. Non è un caso che la partita, all’11’, si sblocchi su una palla inattiva: angolo di Totti e in mezzo all’area Fazio torreggia sul mucchio per la correzione vincente che battezza Pinsoglio.
IL CAMBIO MODULO Il resto viene quando la Roma trova l’anticipo e il dialogo stretto come al 24′ quando il break di Gerson su Moretti è un invito al tratteggio nel breve tra Nainggolan e Totti con virata sul Perotti la cui incursione finisce tra le braccia di Pinsoglio in uscita. Con l’inserimento di Emerson per Gerson in avvio di ripresa, Spalletti mette alla prova il 3-5-2: Florenzi avanza sulla linea di mediana, Emerson è largo a sinistra, Perotti arretra e si accentra al fianco di Nainggolan, davanti Totti e Iturbe si vedono poco. Il Latina cambia mezza squadra e riesce a dare un senso alla sua prova rendendo della partita anche la retroguardia giallorossa che reagisce di mestiere nonostante qualche balbettio sui dialoghi stretti dei nerazzurri. Un colpo di testa di Vermaelen (14′) e una punizione tagliata di Totti (15′) salvata sulla linea da Criscuolo, prodotto del vivaio giallorosso, danno spessore alla maggiore pressione della Roma che al 32′ Strootman prova a monetizzare in gol, trovando degna risposta in Pinsoglio.
LUCIO DIXIT Sul versante opposto Regolanti, natali anziati e una chance insperata in B, mette i brividi ad Alisson. Il resto è poca cosa, Fazio potrebbe fare il bis ma fallisce da due passi. Alla fine Spalletti ero soddisfatto a metà. «Dobbiamo essere più incisivi, bene Fazio, Vermaelen e Jesus in entrambi i moduli. Il Porto? Ci faremo trovare pronti, ma serve fare passi avanti».