(C.Zucchelli) – Duecentonove. Un numero che racconta vent’anni di straordinaria carriera in tutti i campi d’Italia. Applausi ma anche insulti, giocate e assist, punizioni e rigori. In una parola: gol. Tutti quelli che Francesco Totti ha fatto in serie A un po’ ovunque. A Catania però no. Mai. Ai siciliani ha segnato, ma il Massimino è ancora uno stadio tabù per lui. Lui che da quando è tornato in squadra ha cambiato il volto della Roma, lui che domenica scorsa col Chievo ha segnato le prime due reti della stagione. Entrambe su rigore e adesso quello che gli manca è il gol su azione. Occasione migliore di quella di stasera non c’è. E non solo perché l’Etna non ha ancora avuto l’onore di vedere un suo gol. Non solo perché di fronte avrà Vincenzo Montella, campione d’Italia come lui nel 2001 e suo ex allenatore che ieri ha detto: «Speriamo che si riposi». (…) A differenza di Totti, quella rossonera non è stata l’unica della sua carriera. Unica, appunto. Come lui. Al prossimo gol Francesco sarà il giocatore ad aver segnato più di chiunque altro in serie A sempre e solo con una maglia. E basterebbe questo a raccontarne la grandezza. Ma non basta, anche perché Totti non ha intenzione di fermarsi qui. Ci mancherebbe altro. Altri traguardi lo aspettano. Segnare a Catania, appunto, è solo il primo passo. Quello dei siciliani è, nella serie A attuale, uno dei tre campi dove non ha mai fatto gol. Gli altri sono Cesena e Novara, anche se al Piola non ha mai giocato visto che a novembre era infortunato. Negli stadi in cui ha giocato almeno una volta in tutta la carriera gli mancano Perugia, Venezia, Vicenza, Ascoli, Como, Ancona, Reggiana, Foggia e Salerno: nessuna di queste squadre, per la cronaca, è più in serie A. Dove invece c’è ancora lui. E anche qui, ci mancherebbe altro. Ieri Luis Enrique in conferenza stampa lo ha esaltato («è un giocatore fortissimo che ha un livello fisico molto alto») e difficilmente stasera ne farà a meno nonostante i 90 minuti di mercoledì contro la Fiorentina in Coppa Italia. Ieri ha interrotto l’allenamento in anticipo rispetto ai compagni ma poi in aeroporto ha tranquillizzato tutti sulle sue condizioni: «Sto bene», ha detto prima di scherzare con Heinze al momento dell’imbarco. Meno male, verrebbe quasi da aggiungere vista l’importanza della partita e visto che la Roma a Catania non vince da più di quarant’anni. C’è una data legata al rapporto tra Totti e il Massimino: è il 21 dicembre 2008, ultima giornata prima della sosta. (…)