(R. Maida) –Tra Montella e la Roma è stata una storia di amori equivoci. Forti e controversi, appassionati e litigiosi. Amori discussi, coinvolgenti quanto chiacchierati, che non si rilassano con il sorriso ma si infervorano con il fuoco. Oggi Montella affronta la sua ex, pronto a batterla per dimostrarle di essere più bravo. […]
L’INIZIO – L’ambiguità forse è radicata nelle origini del rapporto. Era il 1999. Montella voleva Zeman, che lo voleva. Arrivò alla Roma, in cambio 50 miliardi, e trovò Capello. Un signore che in comune con il carattere di Montella aveva solo una cosa: il giorno di nascita, 18 giugno. Con Capello, Montella divenne grande senza essere compiutamente felice: centravanti sostituito il primo anno, centravanti di riserva per lo scudetto del 2001. Sempre con le ali spiegate, ma sempre con il broncio di chi non è trasversale perché destinato a dividere folle, critica, allenatori. E’ stato così anche dopo: con Spalletti, già conosciuto a Empoli, non è mai nata una grossa sintonia. E non è un caso che il suo anno più prolifico, 21 gol, sia stato quello dei cinque allenatori: 2004/05. Montella si autogestiva, giocava, segnava. Eppure nemmeno qui univa. Infatti la Roma rischiò la B.
LA SCELTA – Dev’essere proprio per questo, per cambiare l’immagine che aveva degli allenatori, che Montella ha deciso di fare l’allenatore. Ha rinunciato a un ricco anno di contratto, si è messo al lavoro con i Giovanissimi di Trigoria, poi è stato chiamato in prima squadra mentreRanieri affondava. Si è vagamente avvicinato alla Champions, ma non è stato sufficiente per la promozione da amante a marito. […]