(L. Esposito) – Dopo mesi di festeggiamenti è già ora di tornare sul campo di battaglia. La Roma Primavera di Alberto De Rossi è pronta a debuttare domani sul prato verde del “Di Bartolomei” di Trigoria contro la Virtus Entella per difendere il tricolore cucito sul petto vinto in finale contro la Juventus nella scorsa stagione. Un Campionato che già dai nastri di partenza darà più grane ai giallorossi vista la rivoluzione del girone C decisa dalla Lega eliminando di fatto il criterio di territorialità che darà sicuramente più equilibrio ai tre gironi A, B e C. La Roma dovrà giocarsi infatti il primo posto del raggruppamento con Inter e Atalanta due dei club che storicamente vantano i migliori settori giovanili d’Italia.
STESSO MODULO MA TANTI I VOLTI NUOVI – Rivoluzione che ha toccato anche la Roma con i tanti addii dei protagonisti del glorioso Scudetto (vedi Pop, Capradossi, Paolelli, Vasco, D’Urso, Machin, Ndoj, Di Livio, Ponce, Sadiq) e gli altrettanti arrivi dagli Allievi che non faranno di certo rimpiangere il tasso tecnico della compagine passata e che non dovrebbero far preoccupare il tecnico De Rossi che insisterà nell’ormai consolidato modulo 4-3-3 (o 4-3-1-2): in porta ci sarà ancora Crisanto, con Romagnoli e Greco alle sue spalle. Difesa che partirà dalla conferma a destra di De Santis, rimasto come fuori quota (è del 97, ndr) e dalla freschezza di Tofanari già nel giro della Primavera dall’anno passato; al centro agiranno Grossi e Marchizza (al suo terzo anno in Primavera) con Ciavattini pronto ad inserirsi; sulla sinistra il tecnico giallorosso avrà ampia scelta tra il giovane ma promettente Pellegrini e Anocic, anche se al momento il croato è fuori rosa in attesa del rinnovo di contratto. Nel centrocampo a tre ci sarà finalmente spazio per l’estro e la fantasia di Bordin, Spinozzi e Frattesi, anch’essi volti già noti per De Rossi, con l’inserimento del baby Marcucci. Per l’attacco, invece, il tecnico giallorosso potrà scegliere tra Antonucci, di ruolo esterno offensivo, ma che può giocare anche dietro alle due punte, Soleri (altro fuori quota), Tumminello (che dovrà però scontare la maxi squalifica per la famosa ‘testata’ all’arbitro nella semifinale contro l’Inter; tornerà alla settima giornata) e Keba, il centravanti senegalese classe ’98 di cui si parla un gran bene come dimostra anche la rete realizzata all’Olimpico nell’amichevole di sei giorni fa tra Roma e San Lorenzo. Dietro di loro, Cappa e Franchi.