
(M. Pinci) – Una chance perAlisson. Spalletti ci pensa, anche se a Trigoria non ci crede nessuno. La querelleportiere è diventata l’ennesima questione per unaRoma coi nervi a fior di pelle. L’allenatore si scalda soprattutto per la questione Totti, maintorno a lui sono tante le cose che vanno così e così. Quella che proprio non va è la difesa: 9 gol incassati in 6 gare sono molti più di quanto possa concedersi una grande squadra. Non può lasciar tranquilli nemmeno la viola in crisi da gol (solo 2 realizzati in 3 gare) che troverà oggi a Firenze. È diventato complicatissimo dare continuità a una retroguardia martoriata, che non riesce a recuperareVermaelen – pure oggi fuori dalla lista dei convocati, solo 3 partite finora – e che ha bocciato sia Juan Jesus sia Palmieri, oltre a perdereMario Rui (per non parlare di Rüdiger). Il portiere brasiliano però sta meritando fiducia, e allora anche solo per interrompere il balletto tra portiere di campionato (finora, sempre Szczesny) eportiere di coppa, l’allenatore potrebbe optare per la continuità. Dopo Plzen ci ha pensato seriamente, Spalletti. Nelle ultime ore, poi, sono tornate a salire le quotazioni del numero uno polacco, ma il ballottaggio è aperto. Lo ammette lo stesso allenatore: «I portieri per me sono due calciatori normali. Ne parlo e ne ragiono come si fa in un calcio moderno. Sei titolare se fai meglio dell’altro».