(A. Angeloni/U. Trani) Jim Pallotta in formato trasferta. «Ho rivisto il replay, era rigore. Sono comunque soddisfatto della prestazione. Non meritavamo di perdere». Questo fa sapere il presidente della Roma, che si allinea alle parole di Luciano Spalletti. Kevin Strootman torna leader a pieno regime, ma esce dal Franchi, stadio dove si era infortunato (per la seconda volta) nel gennaio del 2015, con zero punti in mano. «Abbiamo iniziato bene la partita, abbiamo comandato il gioco, creato occasioni importanti: una era rigore, l’altra Dzeko l’ha sbagliata». Prestazione di sostanza ma non bellissima. «Non abbiamo giocato bene ma non abbiamo subito tante occasioni, solo un tiro del terzino e quel gol. Purtroppo torniamo a Roma senza niente». Non si dà pace: «Se lavori tutta la settimana per prendere i tre punti e non ne conquisti nemmeno uno, devi solo essere deluso. Tutti lo siamo dentro lo spogliatoi. Non è una questione di mentalità…». E quindi di personalità. E lo dice mostrando la mascella indurita.
CAMBIO DI ATTEGGIAMENTO Nella ripresa qualcosa è successo. La Roma si è improvvisamente abbassata e ha lasciato giocare di più la Fiorentina. Strootman conferma che il pressing è evaporato dopo l’intervallo: «Abbiamo perso tanti palloni, sbagliato passaggi facili e ci siamo allungati. Per questo abbiamo lavorato tanto la scorsa settimana, per fare meglio. Meritavamo almeno un punto. La Roma non era stanca. Il problema è che, perdendo tanti palloni, era più difficile recuperare a centrocampo. Anche noi dovevamo fare meglio, sia nel primo che nel secondo tempo. Dovevamo vincere e adesso contiamo zero punti». Kevin sa che anche lui dovrà migliorare. «Sì, ancora molto. Voglio aiutare la squadra sempre di più. Questa è stata la nostra miglior partita del campionato. Dobbiamo lavorare bene, ascoltare il Spalletti ed essere pronti per fare meglio da qui in avanti: il campionato è lungo, dobbiamo recuperare fiducia e vincere le partite. La difesa ha giocato bene e sono contento, ma dobbiamo crescere tutti, compreso il sottoscritto». Sousa ammette: «Stavolta siamo stati fortunati».