(F. Balzani) La standing ovation di Torino come aperitivo prima dei grandi festeggiamenti. C’è un solo giocatore della Roma che ieri è potuto uscire dallo stadio granata a faccia alta e con il 250° gol in serie A (-24 dal primo posto occupato da Piola) in una bacheca personale già ricca. È Francesco Totti che domani compirà 40 anni e che è entrato in un modo o nell’altro in 5 degli ultimi 6 gol della Roma. I tifosi del Toro al momento del suo ingresso si sono alzati in piedi e hanno regalato un lungo applauso al capitano che domani sera, dopo la cena con parenti e amici stretti, festeggerà in grande stile al castello di Tor Crescenza (300 invitati e 100 mila euro di spese). Prima risponderà sul suo nuovo canale Facebook alle domande dei tifosi. Tra gli ospiti ci sarà anche Spalletti nonostante gli attriti oltre a tanti ex compagni ed allenatori di Roma e nazionale. Nella lista anche vip come Carlo Verdone, Antonello Venditti, Flavia Pennetta e Giovanni Malagò.
Intanto arrivano i primi auguri. «Sono orgoglioso di averti avuto come avversario, ma soprattutto di averti conosciuto come uomo. Tanti auguri per i tuoi 40 anni, è una bellissima età. Vederti in campo è un grandissimo piacere», ha detto ieri Zanetti che Totti potrebbe superare nella classifica dei giocatori con più presenze in serie A (l’ex interista è secondo dietro Maldini con 615, Totti terzo con 605). Anche Mihajlovic – che chiese a Boskov di farlo debuttare nel lontano 1993 – si congratula: «Mi deve una cena, ma deve essere una cosa con ostriche e champagne. Sono stato molto contento, quando è entrato tutto lo stadio lo applaudiva. Un grande omaggio a un fuoriclasse, il più forte degli ultimi 25 anni in Italia, uno dei più forti di sempre. Speriamo non smetta mai». Ieri all’hotel dove alloggiava la Roma a Torino è passato, invece, Pjanic con tanto di regalo. Domani è prevista anche una maratona su Sky Sport dove si celebrerà lo #SkyTottiday mentre Baldissoni lascia aperto uno spiraglio: «Lui è il nostro Peter Pan, si rifiuta di crescere. Rinnovo? Se sta ancora così, vedremo»