(G. Di Giovanni) – Il suo ruolo l’ha preso Nainggolan, anche se Spalletti nella gara contro l’Inter ha scelto Florenzi. Simone Perrotta è stato la migliore rappresentazione negli anni d’oro del primo ciclo «spallettiano», il trequartista atipico nonché dogma del tecnico toscano. «Il belga è giusto per questo ruolo – dichiara il campione del Mondo 2006 –. È molto diverso da me, ma può ricoprire benissimo questa posizione, perché entra con facilità all’interno delle linee difensive». Diverso invece è Florenzi: «Fa tantissimi ruoli e può fare anche il trequartista, sa correre a vuoto per lasciare spazi ai compagni. Entrambi sono una soluzione di qualità».
SOLUZIONI – In una Roma camaleontica e con qualche amnesia difensiva di troppo l’offensiva con Totti e Dzeko supportati da due esterni piace molto a Perrotta: «Provando si capirà se questo sistema reggerà nelle grandi partite». Dzeko, comincia a prendersi anche gli applausi dell’Olimpico: «Ha grandi qualità. Da uno così ci si aspetta sempre il massimo. Deve essere meno altalenante». Dall’attacco, Simone passa al centrocampo con Paredes: «Mi piace, può migliorare tanto. A Empoli ha fatto una stagione strepitosa e ha acquisito esperienza».
AMBIZIONI – La vittoria sull’Inter ha permesso alla Roma di accorciare sul Napoli e forse di rilanciarsi in chiave scudetto. «I giallorossi possono insediare la Juve, anche se vince sempre. – ha precisato Perrotta–. Con l’Inter la Roma mi ha convinto contro una formazione che era in forma, Europa League a parte».