(F. Ferrazza) – Un mercato che procede a rilento, per la Roma, per nulla ansiosa di mettere a segno qualche colpo. In realtà Sabatini sta cercando di accontentare, come prima cosa, Luis Enrique sul fronte delle cessioni. Sfoltire la rosa, la richiesta principale del tecnico, e così, dopo la partenza di Borriello, dovrebbero essere sistemati, in qualche modo, Cassetti, Perrotta, Cicinho, Okaka, Curci e Barusso. Da capire la situazione di Caprari, per la partenza del quale Luis aveva messo un veto. Ma l’esplosione di Borini e la volontà del ragazzo (e del suo procuratore, Davide Lippi) di andare a giocare con continuità, potrebbero far cambiare idea al mister spagnolo. Caprari è corteggiato dal Pescara di Zeman, allenatore che sarebbe ben felice di allenare il giovane attaccante.
Si vedrà, ci sarà tempo fino a fine gennaio, mentre, in entrata, dovrebbe arrivare in prestito il centrocampista brasiliano Marquinho. Il Fluminense, però, prima di liberare il giocatore, aspetta il ritorno Thiago Neves. In tutto questo, continua, ovviamente, a far capolino tra i discorsi di mercato, l’estenuante attesa per il rinnovo del contratto di Daniele De Rossi. C’è chi, nelle ultime ore, si è affrettato ad annunciare l’arrivo di una firma nei prossimi giorni, auspicio che unisce i romanisti, ma che, in realtà, al momento non trova conferme. L’ottimismo, in tal senso, sembra farla da padrone a Trigoria, ma è inutile spingersi in previsioni che non trovano al momento appigli. Probabile che la società che il rinnovo del contratto sia legato al prossimo cda giallorosso, in programma a fine mese. In quell’occasione, che vedrà tornare a Roma l’attuale presidente DiBenedetto, si discuterà l’aumento di capitale che, per esigenze legate ai tempi tecnici di Borsa potrebbe slittare di qualche settimana.
E chissà che non sia proprio quello il momento ideale per chiudere la questione De Rossi.
Si vedrà. Nel frattempo la squadra, rientrata in nottata nella capitale, comincerà domani a preparare la sfida di campionato di sabato contro il Cesena. Tre giorni dopo Totti e compagni andranno a Torino per giocarsi i quarti di finale contro la Juventus di Conte.