(C.Zucchelli) – Il timore è che, per l’ennesima volta, la Roma si ritrovi a giocare in casa soltanto sulla carta. Non tanto domenica contro il Palermo, quando all’Olimpico ci saranno almeno 30mila spettatori, quanto domani, visto che l’Austria Vienna sarà seguita da quasi 2mila tifosi, rumorosi (si spera non ci si debba preoccupare per atti di violenza) e pronti a far sentire la propria voce. I romanisti pronti ad assistere alla gara, invece, non dovrebbero superare quota 15mila, considerando anche che la parte più calda del tifo è assente da più di un anno.
INSOSTENIBILE – I giocatori e Spalletti, ancor più dei dirigenti e della lontana proprietà, non ce la fanno più. La vittoria di Napoli ha riportato entusiasmo, ma in casa senza tifosi sarà dura. E lo spogliatoio ne parla: dopo De Rossi e Totti, a Napoli è stato Florenzi a lanciare un appello («Chi di dovere si metta una mano sulla coscienza»). Ma anche i calciatori stranieri, che arrivano da altri ambienti, reputano questa situazione davvero «insostenibile».
APPELLI – Come loro anche i giocatori del passato: per Vincent Candela, «i tifosi della Roma meritano di essere trattati come gli altri, quando Florenzi si domanda: “Perché solo qui certe cose?”, nessuno è in grado di rispondere». Giacomo Losi, invece, ribadisce: «La squadra ha bisogno dei suoi tifosi, speriamo tornino perché questo non è calcio. Non so se le barriere si possano togliere o meno, ma è ora di fare qualcosa». Dello stesso avviso anche Giuseppe Giannini, che dai microfoni dell’emittente «Centro Suono Sport» ha lanciato un vero e proprio appello: «Mi rivolgo alle istituzioni: restituite alla Roma la sua curva, il cuore di questa società, perché negli altri stadi succede di tutto e certe regole sono ingiuste».
ALLERTA ALTA – La situazione non sembra destinata a cambiare: l’unica novità è rappresentata dal debutto dei biglietti caricati sull’applicazione «Passbook» degli smartphone. Per il resto il piano di sicurezza è lo stesso di sempre, anche se l’allerta è alta visto l’arrivo di 2000 tifosi austriaci (in passato protagonisti di episodi di violenza in Europa e sembrerebbe molto vicini a frange estreme del tifo della Lazio). Fa sapere la Questura, «in centro e nel cosiddetto “tridente” non sarà possibile consumare bevande alcoliche per strada, ma solo all’interno dei pubblici esercizi. Specifiche misure sono state chieste per la tutela dei monumenti».