(A.Serafini) – Uno stadio a metà, ormai svuotato dal tifo e dai colori. Basterebbe analizzare i numeri del passato recente per capire quanto sia diventato allarmante il calo di presenze sugli spalti dell’Olimpico, l’impianto più soggetto al processo di “desertificazione” che ha colpito praticamente la totalità degli impianti italiani. Prendendo in riferimento i dati degli ultimi 10 anni, (escludendo quindi il periodo ravvicinato al terzo scudetto giallorosso) l’affluenza dei tifosi romanisti è diminuita di circa il 30%, una flessione netta avvertita principalmente nell’ultimo biennio. Le proteste e il conseguente abbandono dei gruppi della Curva Sud a causa delle nuove norme di sicurezza adottate dalle istituzioni, sommate alle difficoltà logistiche per l’avvicinamento allo stadio e ad altri fattori (caro biglietti, copertura televisiva di ogni evento), hanno reso il crollo ancor più rilevante.
Per questo la Roma ha intrapreso il percorso verso la costruzione di un nuovo stadio in linea con gli standard europei (capienza ridotta, ma maggiori servizi e comodità per la fruizione dell’evento) e allo stesso tempo ha concentrato gli sforzi per cercare di migliorare la situazione attuale dell’Olimpico. Portando avanti diplomaticamente da mesi i contatti con questura e prefettura per risolvere una volta per tutte il problema «barriere» all’interno delle curve, il club spera nel frattempo di poter contribuire ad un immediato cambio di tendenza. Nonostante i circa 15.000 spettatori attesi domani per la sfida di Europa League contro l’Austria Vienna, l’auspicio è che l’Olimpico torni a riempirsi domenica sera per la sfida di campionato con il Palermo, quando a poche ore dal fischio d’inizio andrà in scena la quarta cerimonia dell’Hall of Fame romanista. La presenza dei grandi ex come Cerezo, Candela, Tommasi. Voeller e Batistula (questi ultimi 2 sono ancora in attesa di confermare la partecipazione alla serata) potrebbero spingere quindi la tifoseria giallorossa a ripopolare gli spalti per un’occasione di festa (inizio fissato per le 19). una delle tante organizzate dalla società per non spezzare il legame con il passato