Cancellare il passo falso contro l’Austria Vienna, e ripartire. Luciano Spalletti, alla vigilia di Roma-Palermo, fissa gli obiettivi della squadra giallorossa. «In Europa League – le parole del tecnico – ci siamo riposati, contro il Palermo vogliamo ripartire: quello che è successo è doloroso, ma gli episodi dolorosi non ci toglieranno mai la voglia. E lo dimostreremo». Il tecnico romanista non si fida dei rosanero. «Il Palermo fuori casa è un avversario insidioso, bisognerà vedere cosa riusciremo a produrre noi. De Zerbi è un allenatore promettente ma già forte, è vero che Zamparini è famoso per esonerare tutti, ma è anche molto bravo a scegliere i tecnici, ci vede sempre lungo».
Mancanza di personalità?. Una qualità che è difficile allenare, mentre sarebbe più facile intervenire sul mercato con giocatori di livello. «Un presidente può far poco se non comprare calciatori che abbiano carattere e personalità. Ci sono alcuni che non mollano mai e altri che invece si compiacciono di quello che hanno fatto poco prima. Deve essere una qualità del professionista in generale, a noi ogni tanto capita di fare la scelta sbagliata: ci riposiamo un po’ troppo prima di ripartire. Le poche vittorie internazionali? Dobbiamo migliorare, ma siamo stati anche bravi ad arrivarci spesso, in Europa. Noi ci siamo, vogliamo restarci, è una necessità farlo perché abbiamo il nome della capitale dell’Italia sulle spalle».
Uno a cui la personalità non difetta è Kevin Strootman, convocato nonostante il problema alla schiena che è stata la causa della “lite” tra Spalletti e il ct olandese Blind. «Kevin – ha tagliato corto Spalletti – sta bene e sarà convocato. Blind dice che non aveva nulla e che sono frustrato? Siamo alle offese… Ma io non ho tempo da perdere, devo pensare al Palermo e vado di fretta».