Il progetto Stadio della Roma fa ancora discutere e l’assessore all’urbanistica Paolo Berdini ha ammesso ieri, durante un incontro alla facoltà valdese di Teologia, di essere ancora piuttosto contrario:
“Sapete che dal primo momento sono stato contrario, e continuo ad essere contrario allo stadio della Roma per vari motivi. Quando la Roma decide di fare lo stadio non parla col Comune di Roma per cercare la localizzazione più adatta perché avrebbe dovuto interloquire con l’amministrazione comunale dicendo “noi vogliamo far lo stadio, mi dite un’area dove poterlo fare?”. No, hanno dovuto comunicare con una società privata, per altro importante. Lo scegliere di questa società, quindi una società privata che fa intermediazione immobiliare, sceglie l’area di Tor di Valle. E’ un privato, che sul carico di un altro privato decide che a Tor di Valle va lo stadio. Scusate, l’amministrazione pubblica che fa? Sta in cucina e pulisce le pentole, non c’è un’altra città del mondo che fa così. Quindi io sono stato contrario per questo motivo poi quando ho visto le carte sono ancor più contrario. La racconto così, l’area è collegata quindi le polemiche sono nate. A quel punto non possono fare un’imbarcata sopra altrimenti sprofonderebbe tutto, l’area, quando piove, attenzione io pensavo che le opere fossero state pensate quando c’è il fiume che sale di livello, no. Hanno messo l’idrovora quando ci saranno eventi piovosi, tipo ieri sera che ha piovuto 10 minuti, mezzora. Allora ci sarà un’idrovora che converrà l’acqua piovana e che la localizzazione scelta dalla società privata e l’AS Roma che ha incaricato il privato è la più sbagliata del mondo perché altrimenti nei paesi civili non si mette un’idrovora per costruire lo stadio. Lo stadio si poteva mettere in altri mille luoghi. Che fa la Roma riguardo il silenzio dell’amministrazione pubblica, dice benissimo, visto che l’area è un disastro dal punto di vista idraulico devo mettere delle pompe, ve le metto in conto, non ci crederete 9 milioni e 360 mila euro. Dopodiché però dall’anno zero, facciamo conto dal 2017, le paghiamo noi? Quindi ci saranno persone di notte che staranno lì aspettando che piova e se piove vedono se le pompe funzionano o non funzionano. Il disastro è per il Sindaco di Roma non è per Pallotta. Una cosa del genere si fa in altre città del mondo? Scegli un’area sbagliata, che è sottoposta a esondazione, dopodiché metto una pompa che vi faccio pagare e ve la do in gestione, è pazzia“.
GGR