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AS ROMA. Salerno: “Antei mi piace molto”


Ciro Ferrara e Angelo Peruzzi

 Pasquale Salerno, ex CT dell’Under 17 Azzurra (nella scorsa stagione) ed attualmente osservatore dell’Under 21 del CT Ciro Ferrara, è intervenuto in esclusiva su ”Radio Tor Vergata”, la radio della seconda università di Roma, nella trasmissione “Sensible Soccer “ condotta da Marco Reda e Alessandro Paoli.

 

Un suo commento sulla Nazionale Azzurra del CT Cesare Prandelli?
“La Nazionale Azzurra sta attraversando un ottimo periodo. Prandelli è un allenatore che cura benissimo il suo gruppo e che ha fatto tutto quanto in suo possesso per ricostruire le fondamenta Azzurre dopo il Mondiale. ‘Cassanate’ a parte… tutto bene!”
Parlando di Under 21, un giudizio su questi nuovi ragazzi che si stanno mettendo in mostra in questi match?
“Questi ragazzi stanno facendo tutti benissimo. In particolar modo, Antei è un calciatore che mi piace molto, l’ho segnalato più volte a Ciro (Ferrara, ndr) e sono contento che abbia esordito con l’Under 21. Finora gli Azzurrini non hanno affrontato avversari di livello ma già domani (11 Ottobre, ndr) contro la Turchia avremo occasione di valutarli in un test più competitivo. Al momento abbiamo visto ottime cose in fase offensiva e alti e bassi in quella difensiva”.
Passiamo all’Under 19 del CT Evani: domani ci sarà la partita decisiva contro l’Azerbaigian che però potrebbe non bastare a qualificare la rappresentativa anche in caso di vittoria…
“In certe competizioni bisogna essere esperti. Purtroppo il gruppo ’93, quello che ha a disposizione Evani, è lo stesso che non disputò, quando era Under 17, la Fase Finale dell’Europeo. Questa  mancanza la si ritrova poi crescendo e credo sia proprio questo ciò che sta succedendo all’attuale Under 19. Questo gruppo si è formato, tra alti e bassi, in questo biennio. A loro purtroppo manca quell’anno di crescita a livello internazionale e non si ha la bacchetta magica per farglielo recuperare. Detto ciò, speriamo di riuscire ugualmente a qualificarci per la Fase Elite”.
Fa riferimento all’anno di crescita che invece hanno vissuto i ’92 con lei, con l’esperienza nel Mondiale 2009?
“Certo. In quella covata c’erano tantissimi grandi calciatori che si stanno affermando pian piano nel calcio professionistico. Penso ai vari Perin (Padova), Camporese (Fiorentina), Carraro (Fiorentina) e tanti altri, quali ad esempio El Sharaawy (Milan)”.
Lei ha appena citato El Sharaawy. Cosa ne pensa della sua ascesa, prima in Serie B e poi nel Milan?
“El Sharaawy è un talento purissimo. Lui è uno che ha sempre fatto la Nazionale, dall’Under 16 in poi. In passato aveva il difetto d’essere un pochino incostante. Se si lavora su questo suo aspetto, come hanno già fatto e stanno già facendo con lui, siamo davanti ad un calciatore di livello assoluto”.
In quella spedizione Mondiale c’era anche Lorenzo Crisetig  sotto età che recentemente ha esordito in Prima Squadra con l’Inter in Champions League contro il CSKA Mosca.
“Crisetig è uno che anche a 15 anni ne dimostrava calcisticamente 30. Un giocatore di una grandissima maturità in campo e fuori. Era perfettamente a suo agio nonostante fosse sotto età. L’esordio in Prima Squadra ed in Champions League non può che farmi piacere”.
Parliamo ora del suo recente passato in Azzurro e parliamo dell’Under 17 del CT Daniele Zoratto che, a breve, inizierà la sua avventura nel Turno di Qualificazione alla UEFA Under 17 Championship.
“L’Under 17 è un gruppo validissimo. Possono fare benissimo e spero davvero che ci riescano per il bene del calcio giovanile italiano”.
Under 17 nella quale ci sono due ragazzi che lei aveva portato sotto età nella Fase Elite della scorsa stagione: Luca Lezzerini (Fiorentina) e Leonardo Capezzi (Fiorentina).
“Io ho l’idea che se un calciatore è bravo l’età conta poco. Uno può essere alto, basso, in età o sotto ma se è bravo deve giocare. Lezzerini e Capezzi sono due che già portai io lo scorso anno. Sono felice di vederli ancora in Azzurro”.
Con lei c’era anche un certo Lorenzo Tassi che, oltre ad aver esordito in Serie A con la maglia del Brescia la scorsa stagione, quest’estate è passato all’Inter per la cifra di due Milioni di Euro.
“Lorenzo (Tassi, ndr) è un calciatore straordinario. Uno che non ha caso, come ricordavi, ha già esordito in Serie A pur essendo un ’95. Io l’ho fatto sempre giocare titolare per ché meritava, come nella mia filosofia”.
Tassi acquistato per 2 Milioni di Euro e quest’anno rischia addirittura, dopo aver esordito in Serie A la scorsa stagione, di fare gli Allievi Nazionali. Non è un controsenso per uno che già lo scorso anno militava ampiamente sotto età anche con la Primavera del Brescia?
“Sì, lo è. Io m’aspettavo almeno di vederlo in Primavera, campionato che lo scorso anno già aveva fatto, ed anche bene, con il Brescia. In Italia siamo esterofili, ci sono calciatori stranieri che hanno la metà della classe di Tassi e che vengono strapagati. Io credo a talenti come lui debba essere dato il giusto spazio. La scorsa stagione venne criticato per dei momenti di flessioni ma non dimentichiamoci che questo ragazzo ha praticamente giocato ovunque: Serie A, Primavera, Berretti, Allievi Nazionali, Under 17 e Under 16. Tecnicamente era pronto ma fisicamente ci sta che possa averlo pagato considerando che, tranne con la Under  16, ha sempre giocato sotto età, alcune volte ampiamente”.
In chiusura. Qual è stato il calciatore che più l’ha impressionata da quando fa questo mestiere? In 11 anni di Nazionale qualcuno sarà il suo preferito.
“Fare il nome di uno piuttosto che di un altro vorrebbe dire fare dei torti. Ci sono tanti calciatori, come Aquilani e Pazzini, che facevano davvero la differenza nelle Under. Poi come non citare Abate, Bentivoglio, Nocerino. Giovinco forse, tra tutti, era quello che si vedeva avesse la stoffa del calciatore di Serie A. Poi ci sono anche tanti che, o a causa degli infortuni o di altre situazioni sfavorevoli, hanno tradito le attese su di loro. Penso a Savi, classe ’87 del Parma, che nelle Under era un top player e adesso non so se sia finito in Lega Pro”.

 

Fonte: vocegiallorossa.it

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