(A.Austini) – «Devi essere più cattivo». Dzeko l’ha preso in parola. Gli effetti della cura-Spalletti non si traducono solo nei gol (e le prestazioni convincenti) che il centravanti sta sfornando a ripetizione con la Roma: Edin adesso sembra un altro giocatore e se ne sono accorti anche in nazionale. Al punto da attaccarsi ai pantaloncini di un avversario (il greco Sokratis) e lasciarlo in mutande. L’espulsione conseguente è un danno per la Bosnia, non di certo per la Roma ben felice di vedere spettatore Dzekonella prossima partita (se la squalifica sarà di un solo turno) in programma a marzo. Spalletti ritroverà oggi il suo bomber negli allenamenti di Trigoria insieme a Salah. Si ricompone la coppia d’oro che viaggia con numeri superiori a tutti i tandem d’attacco nel calcio europeo d’elite e con loro si può iniziare a preparare sul serio la partita di Bergamo. Una sorta di spartiacque per le ambizioni da vertice. La «cattiveria» è la parola chiave da estendere a tutta la Roma. E per imprimere in modo ancora più forte i suoi concetti nella testa della squadra, Spalletti ha fissato allenamenti senza sosta fino alla gara di domenica. Il gruppo si ricomporrà solo giovedì col rientro di Alisson e Iturbema da domani il tecnico avrà a disposizione tutti i titolari. E qualche infortunato in meno: Totti, Manolas ed Emerson sono recuperati, il neo papà Paredes dovrebbe farcela per la panchina, Mario Rui e Nura giocheranno il 26 al Tre Fontane Roma-Bologna con la Primavera e Vermaelen sta migliorando.
Quanto basta per lanciare l’ assalto alla vetta. «La Juventus è una squadra forte – ha detto Spalletti a margine di una cena bene fica ieri a Firenze – ha esperienza e calciatori tutti forti, di conseguenza riuscire a tenere il passo non sarà facile ma noi ci proveremo con tutta la nostra forza. Alla Roma non siamo contenti se non vinciamo le partite e se non miriamo al massimo di quello che ci passa davanti. Per il momento è la Juventus, poise ci sorpasserà qualcun altro, guarderemo a loro». Sul rinnovo continua a non sbilanciarsi: «La penna per il mio contratto ce l’ hanno in mano i miei calciatori, soprattutto quelli ai quali ho dato meno spazio. Vedo una Roma molto cresciuta e attenta. Quando entro negli spogliatoi è un piacere condividere quei momenti perché l’occhio guarda nella direzione giusta e nel modo corretto». E questo potrebbe convincerlo a firmare. Infine una battuta sul possibile anticipo dell’ orario del derby: «Ci sono delle persone che tengono all’ incolumità del tifoso e loro sapranno quello che è più corretto fare».