(A.Pugliese) – A essere scaramantici, verrebbe quasi da pensarci su. Già, perché la Roma dello Spalletti 2.0 in campionato non era mai riuscita a tenere inviolata la porta per due gare consecutive. E domenica a Bergamo andrà a caccia del tris. Che non sarebbe poi il record del tecnico toscano alla guida della Roma, ma quasi. Nella prima era Spalletti, infatti, l’allenatore giallorosso è riuscito a non prendere gol massimo per una striscia di 4 partite consecutive. Successe nella sua ultima stagione piena, il 2008-09, tra la 12a e la 16a giornata, in cui la Roma sconfisse Lazio (10), Lecce (30), Fiorentina (10) e Chievo (10). Il periodo, più o meno, era quello attuale, con la prima sfida — il derby — che si giocò il 16 novembre. Ad interrompere la serie arrivò poi il Cagliari, che all’Olimpico segnò due gol ad Artur, ma che uscì sconfitto 32. Spalletti firmerebbe per migliorare il ruolino, visto che dopo Atalanta e Crotone c’è proprio la Lazio. E anche Szczesny, che finora in campionato ha incassato 12 gol in 12 partite, meglio hanno fatto solo Juve (9), Genoa e Fiorentina (11). «Nelle ultime due gare abbiamo fatto molto bene in fase di non possesso, non concedendo occasioni alle avversarie — dice Szczesny al sito del club — Questo è un buon auspicio per le prossime gare».
OBIETTIVI – Lo si capirà già da Bergamo. Di certo c’è che la difesa della Roma strada facendo ha riacquistato solidità. Forse è una questione di meccanismi o di atteggiamenti. Già, gli atteggiamenti. Quelli che per Spalletti sono migliorati, mentre per lo stesso Szczesny non sono mai cambiati. «Non ne ho mai notati di sbagliati, ma sempre un approccio corretto — dice il portiere polacco —. Forse c’è stata qualche differenza nel cercare sempre la vittoria e nel non concedere gol evitabili sulle ripartenze. Forse è questo, ma credo dipenda anche dalle prestazioni. Quando vinci 6 gare su 7 è facile dire che le cose sono cambiate». Szczesny poi fissa obiettivi e momenti: «Noi vogliamo vincere ogni competizione, dallo scudetto all’Europa League. La Juve è favorita, ma non ci arrendiamo e le daremo filo da torcere. Se riusciremo ad arrivare alla pausa invernale in testa alla classifica o comunque in posizioni alte, allora ripartiremo da una posizione privilegiata. Lo scorso anno a Bergamo ci siamo giocati la Champions League, da quella partita abbiamo molto da imparare».
LE SCELTE – Intanto Spalletti tra oggi e domani deciderà come metterla in campo la difesa. Le ipotesi al vaglio sono due: Juan Jesus a sinistra e Rüdiger al fianco di Manolas o l’inserimento di Fazio in mezzo e conseguente spostamento a sinistra di Rüdiger. «L’infortunio è alle spalle, ma è stato amaro rinunciare all’Europeo, sono certo che avrei giocato — ha detto ieri il tedesco — La Juventus? Non dobbiamo guardarla, ma pensare solo a vincere tutte le partite con le squadre più deboli». Già, anche se non è certo possa bastare. Nel frattempo questa difesa regala maggiore certezze. Se poi un giorno tornerà anche Vermaelen (verso la convocazione con il Pescara, tra dieci giorni) allora sarebbe tutto – quasi – perfetto.