Dopo le tappe di Cortina, Milano, Torino e Cagliari, per la prima volta la Giunta Coni 1054 si è svolta ieri a Napoli. Al termine Giovanni Malagò si è intrattenuto con i cronisti presenti affrontando anche il tema barriere negli stadi. Queste le parole del presidente del Coni:
Lei è stato a Napoli due anni e mezzo fa per partecipare al funerale di Ciro Esposito, un omicidio che ha lacerato profondamente i rapporti tra le tifoserie di Roma e Napoli: quando potranno tornare i romanisti al San Paolo e i napoletani all’Olimpico?
“Mi auguro che questo stato di cose finisca il prima possibile ma non dipende da me. A Roma c’è già il tema delle barriere che è, scusate il gioco di parole, una barriera: da una parte le due società sportive e dall’altra le forze pubbliche devono garantire sicurezza e ordine. Noi non possiamo che rispettare le indicazioni di Prefettura e Questura. Come si potrebbe fare un ragionamento del genere su una tifoseria considerata “a rischio”? Così non si va da nessuna parte ed è una delle componenti che non fa crescere il mondo del calcio“.
Nell’ultima giornata hanno perso 8 delle 10 squadre in coda alla classifica: venti club in A non sono troppi?
“Non spetta a me parlarne, è un tema che riguarda la Lega. Ma, se vuoi fare un campionato più importante, le squadre devi ridurle altrimenti c’è il rischio che alla tredicesima di campionato, grazie anche allo strapotere e ai meriti della Juventus, ti ritrovi a giocare per il secondo posto mentre le altre si staccano e lottano per non retrocedere“.