(K. Karimi) – Clamore e sdegno ha suscitato la notizia riguardante i cori intonati dai tifosi della Roma che, secondo quanto riportato oggi dai media nazionali, avrebbero interrotto ieri sera prima del match contro l’Astra Giurgiu il minuto di raccoglimento in onore delle vittime della Chapecoense con cori volgari ed ignoranti.
In realtà le cose non sarebbero andate precisamente come descritto da vari quotidiani, i quali si sono sbrigativamente impegnati a raccontare come lo spicchio di curva dello stadio Arena National di Bucarest occupato dai supporter giallorossi si sia reso protagonista di cori e poi di scontri con gli steward locali. Non entriamo nel merito di queste ultime situazioni, confermate poi dalle immagini televisive, ma urge fare chiarezza sulla questione corsi e fischi.
Secondo testimonianze di vari tifosi presenti ieri a Bucarest, i cori inneggianti a ‘Lazio M…’ durante il minuto di silenzio sarebbero partiti dalla tribuna centrale dello stadio, probabilmente da qualche simpatizzante romanista locale. I fischi sono invece cominciati nella curva occupata dai tifosi della Roma proprio per spegnere quei cori e proseguire il minuto di raccoglimento, dedicato non solo alla sfortunata Chapecoense ma anche a Giorgetto, storico capo dei Fedayn scomparso prematuramente domenica scorsa dopo il derby.
I media nazionali hanno montato un caso terribile indignandosi sul comportamento degli ultras romanisti, magari prendendo l’occasione per sottolineare come non ci si possa fidare di tali tifosi anche per la questione barriere dell’Olimpico. Ma la chiarezza e la precisione è d’obbligo: ci si informi con i diretti testimoni prima di sparare a zero su una curva già totalmente bistrattata come quella romanista.
GGR