(D.Luciani) – Più che sofferta. Più che sudata. Una lotta su ogni pallone. Un grosso spavento, poi l’esplosione. La Roma torna a far sussultare l’Olimpico battendo 1-0 il Milan di Montella. I rossoneri tengono testa ai giallorossi e rischiano di passare in vantaggio nel primo tempo col rigore di Niang, parato da Szczesny che lo aveva procurato atterrando Lapadula in velocità. Serve un lampo di Nainggolan per staccarsi da soli alle spalle della Juventus, prossimo avversario nel big match di Torino. Un attimo di disattenzione poco prima della metà del secondo tempo.
Spalletti e Montella si affrontano in una partita di scacchi lunga 90 minuti. Paletta e Romagnoli tengono alta la linea difensiva milanista mantenendo alta la pressione sui portatori di palla della Roma. Dall’altra parte, soprattutto dopo l’ingresso di El Shaarawy per Peres, i giallorossi tolgono spazi trovando un’attenzione difensiva sempre crescente.
Lapadula è velenoso nel primo tempo partendo sempre tra Manolas e Fazio. Il centravanti si procura il rigore proprio così: De Rossi e Strootman si fanno prendere in mezzo da Locatelli e Bertolacci, l’ex di turno imbuca per il taglio di Lapadula che anticipa Szczesny in uscita. Mazzoleni indica il dischetto ma il polacco sceglie l’angolo giusto e respinge l’esecuzione di Niang, al secondo errore di fila dopo il Crotone. Di contro Donnarumma viene chiamato in causa da Dzeko dopo 120 secondi di gioco per poi dover soffiare su un diagonale del bosniaco al 36′.
Nella ripresa la Roma cambia marcia al 10′. prendendo coraggio dopo un break di Fazio a metà campo. El Shaarawy prende coraggio nel puntare Abate, Palmieri cresce nella spinta mentre Ruediger rimane bloccato a presidiare Niang. Il gol che decide il match arriva al 62′: la Roma vince un duello aereo a metà campo, Locatelli non fa in tempo ad accorciare all’indietro e Nainggolan, dopo un grande aggancio, lascia partire il sinistro a giro vincente. Donnarumma non fa il passo prima di lanciarsi e non arriva sul pallone. I 41.000 tornati all’Olimpico esplodono, 1-0.
Nonostante Dzeko capace di calamitare e smistare ogni pallone passatogli lungo o corto, alto o basso, la Roma non riesce a costruire il raddoppio. Sull’entusiasmo del vantaggio si sbilanciano e devono ringraziare Ruediger-Manolas-Fazio bravissimi ad affrontare un pericoloso 3vs3 al 65′ portando Lapadula a calciare male dal limite.
Montella prova a inserire forze fresche ma Mati Fernandez e Luiz Adriano fanno rimpiangere Bertolacci e Lapadula. Dzeko guadagna tre-quattro punizioni determinanti, El Shaarawy riesce a piazzare tre scatti che tengono alta la squadra sia a livello morale sia sul campo. Donnarumma deve bloccare un rasoterra sinistro di Dzeko che aveva strappato la sfera a Paletta in fase di disimpegno.
E’ l’ultima emozione della partita, vissuta nel finale tra una scivolata di Nainggolan, un contrasto di Strootman e un pallone difeso da Dzeko. Ad eccezione del cambio per infortunio, Spalletti chiude la seconda partita di campionato senza effettuare sostituzioni: ora lo scontro verità, la Juventus nel suo stadio. La partita che può davvero decidere il campionato.