(D.Marchetti) – La sfida scudetto si chiude così come i sei precedenti allo Juventus Stadium: vittoria dei bianconeri e fuga prima della sosta natalizia. Indubbiamente è stato lo Juventus-Roma più combattuto degli ultimi anni, ma la supremazia territoriale e il buon gioco espresso nella ripresa non sono bastati ai giallorossi per strappare almeno un punto. Il post-partita, come è normale che sia, è un’analisi quasi esclusivamente basata sulla differenza tra le due squadre. “Cosa manca alla Roma per essere come la Juventus?”, è il leitmotiv nelle domande domande fatte da opinionisti e giornalisti a fine gara. Le risposte sono molteplici. Spalletti ai microfoni di Premium Sport sottolinea come non sia un problema di qualità: “Sono i duelli fisici a fare la differenza, loro hanno avuto più forza negli scontri individuali”. Leggendo i dati, però, emerge una statistica curiosa: i giallorossi hanno portato a casa il 93,8% dei contrasti, rispetto al 76,5% dei bianconeri. La risposta a questo dilemma va dunque trovata in altri numeri, ovvero nelle palle recuperate dal primo pressing a centrocampo. Un abisso tra Roma (9) e Juventus (19).
MENTALITA’ – Andando avanti nell’analisi vanno messe a registro anche le parole di Szczesny, concorde solamente in parte con Spalletti. “Non c’è differenza di qualità, ma di mentalità. Servono più uomini e meno ragazzi” chiosa in tarda serata il portiere polacco, tornando su un dei temi su cui si dibatte da inizio stagione: la giusta mentalità si può trasmettere o è una caratteristica insita di una squadra? Al momento, vedendo come sono stati affrontati i momenti chiave della stagione, la seconda ipotesi sembra la più probabile.
FILONE HIGUAIN – Infine, ma non per importanza, c’è chi sostiene come l’unica differenza sia l’avere o meno un campione come Higuain e tra i sostenitori di questa tesi c’è Radja Nainggolan. “Oggi (ieri, ndr) l’hanno decisa gli episodi. Penso sia stato bravo Higuain, ma per il resto abbiamo giocato bene. Siamo sullo stesso livello e abbiamo cercato di creare senza paura” dice il Ninja tra mixed zone e Sky Sport.
Viene da pensare che forse ci aveva visto lungo Tiziano Ferro quando cantava “La differenza tra me e te”, alludendo al fatto di non averla capita fino in fondo veramente. L’arduo compito spetta come sempre al tecnico che in questi casi esce con più dubbi che certezze, basti pensare alle diverse ragioni attribuite alla sconfitta dagli stessi giallorossi. L’importante, però, è non credere a un campionato chiuso già a Natale. La strada è sicuramente in salita, ma la gara di ieri ha evidenziato quanto meno una riduzione della forbice tra le due compagini.
Redazione GazzettaGiallorossa.it