Per il progetto dello stadio della Roma si fa strada l’ipotesi di una riduzione del 15-20% delle cubature. Questo è quanto trapela dopo l’incontro ieri in Campidoglio tra la sindaca Raggi e i proponenti del progetto di Tor Di Valle. In questo senso si fa strada un ulteriore ipotesi per venire incontro ai proponenti, che vedrebbero ridursi così le cubature in compensazione a fronte di costi inalterati per le infrastrutture: la rinuncia da parte della Giunta ad incassare il costo di costruzione, circa 40 milioni di euro, che Marino e Caudo avevano vincolato alla realizzazione del parco fluviale.
Domani, con la ripresa dei lavori della Conferenza dei Servizi, si scopriranno le carte e si capirà quali correzioni incideranno sulla pubblica utilità dell’opera. I tempi intanto si stringono: la Regione – scrive la Gazzetta dello Sport – contava di terminare i lavori il 6 febbraio e di completare entro il mese successivo (deadline il 6 marzo) le autorizzazioni. Ma in Campidoglio non c’è ancora traccia della variante urbanistica, né dell’accordo di convenzione urbanistica. Solo ieri la Raggi ha annunciato a Baldissoni e Parnasi di aver affidato la pratica a un tavolo tecnico che proporrà una soluzione in tempi rapidi.