(M. Cecchini) – Non abbiamo dubbi, il cono d’ombra del silenzio per un atleta è una delle peggiori cose ch possano capitare, ma cominciamo a pensare che — con tutti gli straordinari ammortizzatori del caso — vivere (a Roma) da Daniele De Rossi in questo periodo non deve essere facile.Se l’azzurro una decina di giorni fa si era detto persino «un po’ spaventato» dalla sovraesposizione mediatica dovuta al suo rinnovo di contratto, adesso la situazione, se possibile, è ulteriormente peggiorata, visto che sulla la sua firma è cominciato una sorta di sfibrante conto alla rovescia e a questo si è aggiunta una fastidiosa infiammazione all’adduttore destro, che viene descritta come una «possibile anticamera» di una pubalgia. Non proprio il massimo per un giocatore in scadenza di contratto e appetito da tanti club.
Rischio Juve Non a caso ieri De Rossi è andato a Viareggio, nella citta dove ha sede Michele Gemignani, medico sociale giallorosso, per un nuovo consulto sul suo problema, che anni fa ha già affrontato e risolto grazie all’intervento di Antonio Pagni, fisioterapista della Nazionale. Ad accompagnare il giocatore c’erano il suo manager Sergio Berti ed alla fine sono stati tutti ragionevolmente concordi nel ritenere che l’allarme rosso non è affatto scattato, anche se — oltre a saltare il match di sabato col Cesena — è a rischio anche per il quarto di finale di Coppa Italia contro la Juventus.
Summit & Contatti Inutile dire che vedere insieme De Rossi e Berti abbia dato il via al rosario d’indiscrezioni su contatti tra il d.g. Baldini e il manager dell’azzurro. D’altronde a questo punto la situazione pare definita su un paio di punti (quasi) certi: 1) il giocatore rinnoverà; 2) il suo nuovo contratto avrà una clausola di rescissione intorno ai dieci milioni. Ovviamente l’ingaggio non sarà all’altezza di quello del City, ma anche ipotizzando una cifra (reale, cioè premi compresi) di 12 milioni lordi a stagione, per la Roma si tratterà sempre d’impegnare circa un decimo del proprio fatturato attuale. Non poco.
Idea Morrison In attesa di De Rossi, il d.s. Sabatini (tornato ieri da Milano) si muove per i centrocampisti. Oggi parlerà con un Pizarro attratto solo dalla Juve (ne parliamo altrove), mentre dall’Inghilterra spunta il nome di Ravel Morrison, classe 1993, cresciuto nel vivaio del Manchester United e ormai ai margini della prima squadra perché, a sei mesi dalla scadenza del contratto, per il rinnovo chiede cifre definite «irreali». La Roma conferma l’interesse per il giocatore, ma si tratterà semmai di un’operazione estiva. Da segnalare, tra l’altro, che per Morrison lo stesso Ferguson ha detto no al Newcastle, che offriva 500 mila sterline.
Marquinho aspetta Detto che oggi potrebbe essere il giorno dell’ufficializzazione di Okaka al Parma e Borini in comproprietà alla Roma, Sabatini aspetta la risposta del Fluminense sulla richiesta di sconto relativo al riscatto (9 la domanda, 4-5 l’offerta). L’ottimismo regge e intanto il centrocampista fa sapere di «non vedere l’ora che l’affare si concluda», mentre giungono particolari sulla sua vita extracalcistica. Segni particolari? Fede in Dio, musica rap e voglia d’imitare Gerrard, Lampard e Beckham nella capacità di tiro dalla lunga distanza. A Roma confidano che le «lezioni d’inglese» siano servite.