Alisson 4.5 Uscita scellerata ha quasi consentito al Cesena di portare la gara ai supplementari. Chiama male la palla, non si capisce se tardi o no la chiama proprio, e anche nella gestione della linea difensiva sembra due categorie sotto Szczesny. Anche in quello che dovrebbe essere il suo punto di forza, il gioco con i piedi, è molto rivedibile.
Peres 5 Tatticamente continua l’imbarazzo del brasiliano, specie quando prova a ricoprire il ruolo di esterno basso a 4. Qualche accelerazione, ma senza squilli, dalle parti di Agliardi.
Manolas 4.5 Settimana non tranquilla per il greco che porta in campo tutto il nervosismo del post Sampdoria mettendo in atto una delle peggiori partite da quando è a Roma, andando ad impiccare il risultato con la complicità (maggiore) dell’estremo difensore brasiliano. Se la volontà è quella di lasciare la capitale, bisognerà prenderne atto nelle prossime partite, perché da insostituibile può diventare un giocatore regalato agli avversari.
Rudiger 6 Mette pezze qua e la, sia da terzino che poi nel ruolo natorale di centrale. La sua fisicità torna utile contro Rodriguez, specie vista l’assenza di Fazio. Purtroppo in queste gare la mancanza di qualità dei difensori centrali nell’iniziare l’azione diventa un handicap per la squadra
Rui 6 Continuano i passi avanti del terzino portoghese che, qualora dovesse continuare così, non avrà difficoltà a riprendersi il posto da titolare a sinistra. Rispetto alla Samp, gioca tutti i 90′ perdendo comprensibilmente lucidità con il passare dei minuti, ma tutto carburante che più avanti potrà tornare utile. La sua qualità nei cross non lascerà indifferente Spalletti.
Strootman 5.5 Leggero calo per l’olandese, costretto a giocare tutte le partite dopo la pausa natalizia, andando incontro ad un normale calo della condizione dopo il picco. Unico squillo, il calcio di rigore arrivato nei secondi conclusivi grazie ad uno scontro con Agliardi. Deve crescere ancora molto.
Paredes 5.5 Queste sono le partite dove dimostrare che Spalletti ha torto a non impiegarlo di più. Putroppo questa volta fallisce l’occasione concessagli, cincischiando spesso e volentieri e, come al solito, non provando mai la giocata ed anzi, rallentando l’azione.
El Shaarawy 5 Esattamente un anno fa arrivava in giallorosso e, a distanza di 12 mesi, è lontano parente di quello giunto a Fiumicino. La giocata che porta al vantaggio di Dzeko dovrebbe essere il pane quotidiano viste le sue qualità, e invece rimane sporadica. Non avrà mai la cattiveria necessaria per fare la differenza.
Perotti SV
Totti 6.5 Porta la Roma in semifinale con una bella staffilata dal dischetto ma la condizione fisica non è ancora accettabile. Nonostante tutto è il migliore in campo per distacco. Ogni pallone toccato è un pericolo per gli avversari e come spesso capita si trasforma in macchina da assist per i compagni. Resta il fatto che se la Roma può giocarsi i due derby è merito del 40enne di Porta Metronia.
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Dzeko 6 Il timbro del centravanti bosniaco arriva puntale, ma sempre condito da almeno 3 errori pesanti sottoporta. Ha ragione Spalletti quando dice che uno con le sue doti fisiche e tecniche potrebbe e dovrebbe segnare almeno tre gol a partita con avversari come il Cesena. 22 gol totali non sono male, ma continua ad essere necessario pungolarlo per ottenerne il miglior nettare.
Nainggolan 6.5 La Roma ha bisogno del suo condottiero per cambiare marcia nel secondo tempo. Il mister gli aveva concesso un turno di riposo, salvo poi tornare sui suoi passi. Entra ed accende subito la luce per El Shaarawy per l’azione dell’1-0. Sempre lui propizia il 2-1 decisivo con un eprfetto pallone per Strootman
Emerson sv
All.: Spalletti – Qualche preoccupazione ce l’aveva ed è stata confermata del campo. I suoi, forse ancora scottati dalla sconfitta con la Samp e con lo SPezia dello scorso anno, non carburano ed anzi si fanno schiacciare dai giocatore del Cesena. Bisogna correre ai ripari e apportare qualche modifica ad una squadra che sembra essere in difficoltà ad esprimersi agli stessi livelli di un mese fa. Il rientro di FLorenzi e Salah non è poi così vicino…
P&P