La telenovela stadio nuovo della Roma sta vivendo puntate noiose. Stando ben lontani da schieramenti e giochi politici, che non ci riguardano, è utile capire l’importanza di uno stadio all’altezza di Roma, di una Capitale. Innovativo, polifunzionale, accogliente per le famiglie, un modello che sappia conquistare il mondo, che vada oltre i confini europei, che assomigli ai templi dello sport americano, perché copiare bene non è affatto un peccato. Il calcio italiano deve darsi una mossa, appoggiare una nuova creatura, ha bisogno come il pane di un impianto ricco di fascino: i nostri stadi sono vecchi, inospitali, un pugno nell’occhio e pure nello stomaco.
Ci pensi Roma politica prima di demolire un progetto di uno stadio nuovo. Sassuolo con Squinzi e Udine con Pozzo hanno già intrapreso la strada che porta allo stadio di proprietà. A Firenze, Della Valle è dietro la curva (di quella strada virtuosa). A Milano si parla molto, per ora si fa ben poco, ma i segnali per un decollo ci sono. A Roma si faccia uno sforzo per superare le beghe politiche, per uscire dal pantano delle divisioni, c’è un progetto, approvato da chi governava prima la città, d’accordo, ma su quell’idea si può discutere, quel progetto con i dovuti aggiustamenti deve diventare realtà. In attesa non c’è solo la Roma giallorossa: aspettano ansiosi sport e calcio italiano.
Fonte: corriere della sera