(Catapano/D’Urso) – Un’accelerazione improvvisa, un gesto distensivo: le barriere dell’Olimpico verranno abbassate il 1° marzo, per il derby Lazio-Roma, andata delle semifinali di Coppa Italia. Una decisione forte e spiazzante, presa personalmente dal capo della Polizia Franco Gabrielli, che nell’estate 2015, da Prefetto della Capitale, firmò la norma che le introduceva. Ora la decisione di abbassarle, in ottemperanza alle indicazioni del ministro dell’Interno Minniti, fatta filtrare a Catania durante la commemorazione di Filippo Raciti: “La prima fase si realizzerà entro il prossimo derby di Coppa Italia con l’abbassamento delle strutture divisorie centrali – si legge nella nota – e il contestuale potenziamento dell’aliquota degli steward a presidio della linea di separazione”. Così è deciso, segno che le diplomazie messe in campo dal ministro dello Sport Luca Lotti e dal titolare dell’Interno Marco Minniti hanno colto nel segno. Non è un mistero, infatti, che le barriere siano ritornate in discussione per volontà della politica, più che delle autorità di pubblica sicurezza.
DUE FASI — Attenzione, le barriere verranno per il momento solo abbassate, non tolte. In un momento successivo, se non sarà accaduto nulla di sconveniente, comunque prima della fine della stagione, le barriere spariranno. Gabrielli ha preso questa decisione nelle ultime ore e l’ha comunicata a Prefettura e Questura, senza che le due società, che ovviamente ne saranno felici, sapessero nulla. Tanto che fino a qualche ora fa era opinione abbastanza diffusa che il provvedimento di abbassamento sarebbe scattato solo dopo Roma-Napoli, in programma il 4 marzo, e l’eventuale eliminazione solo ad aprile inoltrato. Ieri, l’accelerazione, figlia della volontà di dare una prova di fiducia alle due tifoserie. A questo punto, la domanda che la Roma romanista si pone è: cosa faranno gli ultrà giallorossi la notte del 1° marzo? Per il momento, non sembrerebbe abbiano l’intenzione di tornare a popolare la curva Sud finché ci saranno le barriere, anche se più basse. Ma il dibattito è aperto e più di qualcuno potrebbe cambiare idea. La certezza è che da ora Coni, società e autorità di sicurezza lavoreranno per sistemare le curve entro il 1° marzo.
Fonte: gazzetta.it