(S.Boldrini) – «Do you like Spurs?» Stavolta Luciano Spalletti non sarà colto di sorpresa e potrebbe rispondere: «Yes, why not?». Nove anni dopo il famoso incontro parigino col Chelsea, l’allenatore della Roma potrebbe davvero sbarcare in Inghilterra, al Tottenham precisamente, dove potrebbe essere l’erede di Mauricio Pochettino, uno dei candidati per il Barcellona post Luis Enrique. All roads lead to London, tutte le strade portano a Londra, e non solo quelle di Spalletti. E’ noto da tempo il possibile matrimonio Allegri-Arsenal. Arsene Wenger ha fatto sapere ieri di non essere interessato al Barcellona, ma il punto è un altro: i tifosi dei Gunners non lo sopportano più e hanno convocato un sit-in di protesta in occasione di Arsenal-Bayern. Dopo 21 anni, Wenger potrebbe davvero cambiare aria. Con Spalletti al Tottenham e Allegri all’Arsenal, il derby di Londra, il più sentito, avrebbe due manager italiani sulle due panchine. A completare il cerchio magico di Londra, Antonio Conte e il Chelsea, Walter Mazzarri e il Watford, più l’incognita Claudio Ranieri, premiato ieri alla House of Commons, dove ha ricevuto un riconoscimento dall’Asian Voice,, popolare giornale asiatico.
SPALLETTI – Dopo tre stagioni, Mauricio Pochettino nonostante il contratto fino al 2021 potrebbe lasciare il Tottenham. Gli Spurs stanno sondando il terreno per individuare il successore e a Daniel Levy, il presidente del club, è stato indicato Luciano Spalletti. Le idee di calcio dell’attuale guru della Roma sono in linea con quelle di Pochettino: dal punto di vista filosofico sarebbe una scelta di continuità. Ranieri, Conte e lo stesso Mazzarri hanno dato prestigio all’Italian style. Spalletti è sempre stato tentato dall’idea di lavorare in Inghilterra: il Tottenham ha strutture, risorse e ambizioni in linea con le sue aspirazioni. Una soluzione buona per tutti, Roma compresa: meglio uno Spalletti a Londra che in Italia, alla Juventus ad esempio. E la Roma? I nomi per l’eventuale sostituzione di Spalletti sono quelli di Gasperini, che però ha già annunciato di voler rispettare il contratto con l’Atalanta, Di Francesco e Giampaolo, in pole per la panchina della Fiorentina. Ma c’è un sogno che batte tutti: Antonio Conte.
ALLEGRI – Il dubbio amletico di Massimiliano Allegri, Juventus o non Juventus, potrebbe trovare una soluzione nella patria di William Shakespeare: l’Arsenal. I Gunners attendono lumi da Wenger. Il francese ha un enorme potere contrattuale. E’ il vero numero due del club dopo il presidente statunitense Kroenke. Avrebbe persino una percentuale sulle plusvalenze. Persone vicine al vecchio Arsenio assicurano che stavolta Wenger sta davvero pensando all’addio. Per il suo futuro, privilegiata la pista delle nazionali, magari un’africana di livello come la Costa d’Avorio, rispetto ai club. La frase «il Barcellona non mi interessa», emersa ieri nella conferenza stampa di vigilia di Premier, indica questa direzione. Allegri da tempo studia inglese. Il suo profilo è perfetto per l’Arsenal, ma nella rosa ci naturalmente altri candidati. Lo spagnolo Emery, ad esempio, ora al Psg.
CONTE – Dall’Evening Standard di ieri pomeriggio: «Nell’incontro con i giornalisti di oggi, preludio di West Ham-Chelsea, Monday Night del 6 marzo, Antonio Conte farà sapere che sta bene al Chelsea e che le voci di una mega offerta in arrivo da parte dell’Inter non lo riguardano». Il free press londinese – roba da due milioni di copie il giorno – racconta anche che la moglie Elisabetta e la figlia si trasferiranno a Londra dalla prossima estate, tanto per stoppare le voci di un ambientamento non facile per Conte. Resta però fondata l’ipotesi che un’offerta da favola dell’Inter potrebbe far vacillare Conte. Tornare in Italia, con un progetto serio e rivaleggiare con la Juventus, potrebbe convincerlo ad accettare. Ma se resta e arriva la coppia Spalletti-Allegri, i tre maggiori club di Londra avranno un tris di allenatori italiani. Il trio Italia contro gli squadroni di Manchester.
fonte: La Gazzetta dello Sport